Ogni tanto dallo stato melmoso e rancoroso in cui
stanno, digrignando denti, emergono dalla loro ignominiosa condizione. Ecco ad
esempio Don Angelo Chizzolini, parroco di Onzo, Vendone e Arnasco esclamare
"piuttosto che dare la canonica ai migranti, la brucio!"
Sono i cultori dell'eccellenza, i fautori della
divinità sopra tutto e tutti, i conservatori, retrogradi, imbelli che nella
vita hanno dato sfogo alle loro psicolabili grettezze, trovando nel sacerdozio
un'occupazione di stampo militarista, che nulla ha a che vedere con il
cattolicesimo.
La diocesi di Albenga è un ricettacolo di questi infimi
personaggi per via del fatto che un anti conciliare fatto persona, il vescovo
Olivieri, l'ha retta per anni senza che nessuno da Roma lo prendesse
evangelicamente a calci per il culo.
Uno come Don Angelo, dovrebbe anzitutto
essere curato, in analisi. Successivamente dovrebbe essere messo a contatto con
Madonna Povertà, sfrondando il suo orizzonte da altari rigirati, calze
paonazze, ori ed incenso.
Il livido rancore che porta a detestare gli ultimi
ed i bisognosi, dove si dice alberghi il suo Principale, evidenza lo stato
ancora disastrato di questa Chiesa che l'Argentino sta tentando in tutti i modi
di riportare sulla retta via.
E' un compito apparentemente impossibile, visto
la quantità di ratti presenti, ma per fortuna, si spera, ha dalla sua il Soffio
Illuminante che sgombrerà, si ri-spera, la barca apparentemente sempre più in
balia dei marosi alla don Angelo Chizzolini.
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