sabato 12 settembre 2015

In balìa




Ogni tanto dallo stato melmoso e rancoroso in cui stanno, digrignando denti, emergono dalla loro ignominiosa condizione. Ecco ad esempio Don Angelo Chizzolini, parroco di Onzo, Vendone e Arnasco esclamare "piuttosto che dare la canonica ai migranti, la brucio!"
Sono i cultori dell'eccellenza, i fautori della divinità sopra tutto e tutti, i conservatori, retrogradi, imbelli che nella vita hanno dato sfogo alle loro psicolabili grettezze, trovando nel sacerdozio un'occupazione di stampo militarista, che nulla ha a che vedere con il cattolicesimo. 
La diocesi di Albenga è un ricettacolo di questi infimi personaggi per via del fatto che un anti conciliare fatto persona, il vescovo Olivieri, l'ha retta per anni senza che nessuno da Roma lo prendesse evangelicamente a calci per il culo. 


Uno come Don Angelo, dovrebbe anzitutto essere curato, in analisi. Successivamente dovrebbe essere messo a contatto con Madonna Povertà, sfrondando il suo orizzonte da altari rigirati, calze paonazze, ori ed incenso. 
Il livido rancore che porta a detestare gli ultimi ed i bisognosi, dove si dice alberghi il suo Principale, evidenza lo stato ancora disastrato di questa Chiesa che l'Argentino sta tentando in tutti i modi di riportare sulla retta via. 

E' un compito apparentemente impossibile, visto la quantità di ratti presenti, ma per fortuna, si spera, ha dalla sua il Soffio Illuminante che sgombrerà, si ri-spera, la barca apparentemente sempre più in balia dei marosi alla don Angelo Chizzolini.

Nessun commento:

Posta un commento