E se Nerone avesse insegnato tecnica di spegnimento
incendi?
E se Ilona Staller insegnasse etica e morale alle
giovani clarisse di Assisi?
E se il Cardinal Bertone tenesse conferenze sulla
semplicità?
E Schettino sulle buone regole della navigazione?
(Mmmm, no, non è uno scherzo ma lui a parlare all'università ci è andato
veramente, vero docente Mastronardi? Pazzesco!)
E se Vespa, Riotta e Sallusti tenessero una lezione
sull'integerrima deontologia del giornalista?
Come si reagirebbe difronte a
queste assurdità? Sdegno? Protesta? Appello al senso del decoro, del buon
senso?
La realtà ha nuovamente superato la fantasia in questo paese allo
sbando!
Il 9 maggio 1997 uno psicolabile acclarato dal nome Giovanni Scattone,
uccise con un colpo di pistola, sparato da una finestra dell'Università romana
La Sapienza, la giovane Marta Russo che passeggiava serenamente nella strada
sottostante. Senza movente, senza conoscerla, uccidendola a caso per dimostrare
all'altro idiota presente all'omicidio l'esistenza del delitto perfetto.
Invece
di rimanere per sempre nell'anonimato, trangugiando pillole per tentar di
curare la propria psiche deteriorata al punto che se Freud l'avesse incontrato
avrebbe certamente gettato al cesso i suoi studi, cambiando mestiere, visto
l'impossibilità di curare un celebroreso di tali dimensioni, divenendo magari
ottimo cuoco o montatore d'infissi, questo Giovanni Scattone dalla prossima
settimana insegnerà all'Istituto Professionale Einaudi di Roma!
E che
insegnerà?
P S I C O L O G I A!!!
Caro Sigmund, hai mica un momento? Potresti
ricevermi? Stento a comprendere la realtà che mi circonda! Fossimo su un
autobus, suonerei per scendere!
Ho suonato!
Fatemi scendere!
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