mercoledì 9 settembre 2015

Driiin!


E se Nerone avesse insegnato tecnica di spegnimento incendi?

E se Ilona Staller insegnasse etica e morale alle giovani clarisse di Assisi?

E se il Cardinal Bertone tenesse conferenze sulla semplicità?

E Schettino sulle buone regole della navigazione? (Mmmm, no, non è uno scherzo ma lui a parlare all'università ci è andato veramente, vero docente Mastronardi? Pazzesco!)


E se Vespa, Riotta e Sallusti tenessero una lezione sull'integerrima deontologia del giornalista?


Come si reagirebbe difronte a queste assurdità? Sdegno? Protesta? Appello al senso del decoro, del buon senso?


La realtà ha nuovamente superato la fantasia in questo paese allo sbando!
Il 9 maggio 1997 uno psicolabile acclarato dal nome Giovanni Scattone, uccise con un colpo di pistola, sparato da una finestra dell'Università romana La Sapienza, la giovane Marta Russo che passeggiava serenamente nella strada sottostante. Senza movente, senza conoscerla, uccidendola a caso per dimostrare all'altro idiota presente all'omicidio l'esistenza del delitto perfetto. 
Invece di rimanere per sempre nell'anonimato, trangugiando pillole per tentar di curare la propria psiche deteriorata al punto che se Freud l'avesse incontrato avrebbe certamente gettato al cesso i suoi studi, cambiando mestiere, visto l'impossibilità di curare un celebroreso di tali dimensioni, divenendo magari ottimo cuoco o montatore d'infissi, questo Giovanni Scattone dalla prossima settimana insegnerà all'Istituto Professionale Einaudi di Roma!


E che insegnerà?


P S I C O L O G I A!!!


Caro Sigmund, hai mica un momento? Potresti ricevermi? Stento a comprendere la realtà che mi circonda! Fossimo su un autobus, suonerei per scendere! 
Ho suonato! 
Fatemi scendere!

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