Flash!
Sarebbe stato fantastico oggi al Pozzale l’approccio con un fantasmagorico piatto di spaghetti e muscoli - cottura da standing ovation: 30 secondi prima e sarebbero stati crudi; 60 secondi dopo e divenivano stracotti - se ad un certo punto non fossero arrivati loro, i signori del mare, i padroni delle nostre coste con le loro “barchette”, con quel fare chic mixato da un’abnorme puzza sotto il naso; le signore tutte casual, ridanciane, evaporanti, copie infedeli di Jacqueline Onassis vedova Kennedy, le quali, per una convenzione sottoscritta pare al Twiga anni addietro, tutto gli è dovuto. E subitamente ecco partire le lamentele per i loro tavoli prenotati: “ma diamine qui non c’è un filo di vento!” e la lampadina accesa mi portava quasi a suggerir loro che se mi avessero pagato una Peroni ghiacciata avrei generato loro un tornado; e poi i signori comandanti, quasi tutti a torso nudo, ma se hai una barca anche Giovanni della Casa s’arresta servilmente. Questo è il mondo di oggi, sempre più maledettamente divaricante e infarcita di effimero e volatilità.
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