giovedì 27 gennaio 2022

L'Amaca

 

Le altre forme di vita
di Michele Serra
Che cosa aspettate a eleggere Draghi al Quirinale, stupidelli?
I mercati hanno deciso così e non tollerano ritardi.
È la sintesi, un po’ brutale ma non infedele, di quanto dichiarato a Huff Post dal giovane finanziere Davide Serra, uno di quelli che spiegano al mondo come funzionano le cose anche quando non è alla Leopolda.
Fossi complottista, sospetterei il Serra di evidenti manovre anti-Draghi. Se c’è una maniera per rendere impopolare la sua figura, fin qui popolare nonostante abbia le stimmate dell’élite, è farne una star “dei mercati”, entità non chiarissima, tipo “poteri forti”, e però sempre nominata come il Dio dell’antico testamento, l’artefice dell’universo e al tempo stesso colui che, se gli gira, potrebbe distruggerlo. (Per i detrattori i mercati sono invece una specie di assemblea satanica).
Non frequentando la City, a differenza del Serra finanziere, non ho mai avuto il piacere di incontrarli di persona, i mercati, e di bere un drink con loro. Ma dubito che fossero compattamente entusiasti, ai tempi, della scelta di Draghi di forzare le regole dell’austerità per dare nuova vita all’unione monetaria; così come dell’impressionante lievitazione del Welfare (dunque del debito) per affrontare la pandemia.
Perché dunque mortificare l’elezione del capo di uno Stato importante, e la figura di un candidato autorevole, declassandole al rango di uno sfizio “dei mercati”? Davide Serra non ci crederà, ma a parte gli investitori di Borsa nel mondo esistono altre forme di vita.
Dal pangolino al camionista, dalla badante all’alligatore, dal campesino al filosofo, dalla siccità al maremoto, la biosfera è per definizione complessa. E per semplificarla non bastano né la camicia bianca con le maniche rimboccate né tutti i miliardi della Terra.

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