Mi ha sempre portato buonumore leggere il suo pamphlet saltimbanchesco di proprietà della Famigliola Meneghina, l'ho sempre visto come un giornalista che, dopo aver riposto nel baule dignità e fedeltà alla verità, ha accettato di fuorviare gli allocchi per il bene del suo feudatario, il Pregiudicato Ricoverato Puttaniere.
Che cosa abbia minato la sua fedeltà alla Ciancia Nanesca, probabilmente lo si deve ricercare negli anni passati, quando il poveretto dovette coabitare con la Leonessa Plasticata Santa(de)chè, un periodo lugubre che solo un paziente riverente come lui poté trascorrere.
Non è facile per niente dover quotidianamente alterare ciò che la coscienza imporrebbe di pubblicare; non è da tutti scattare sugli attenti al fine di mascherare le innumerevoli malefatte del proprio datore di lavoro.
Per questo credo mi mancheranno i suoi titoloni a nove colonne, confermanti ogni dì ciò che anche lui interiormente conosce: vendersi per qualche sgheo ad una causa ignobile, alla fine logora chiunque, anche un Sallusti.
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