Acqua tiepida come gli sforzi tendenti a normalizzare, ad ammortizzare scempi civici di inaudita gravità, vedi ad esempio la morte sul lavoro di una ragazza bellissima, già madre, splendente nei suoi ventidue anni, portata via dal rullo che non si è fermato, o non è stato fermato, in un laboratorio tessile toscano: acqua tiepida nei commenti di questo delitto con responsabilità collettiva, le solite nenie dall'oramai edulcorato sapore dei soliti politici inorriditi dalla tragedia ma nullafacenti nella realtà, acqua tiepida nelle dichiarazioni dei sindacalisti, il solito sciopero che oramaineanche più solletica i macachi allo zoo, acqua tiepida nelle richieste di maggior controllo, obnubilante il concetto chiaro e solare che chi dovrebbe controllare la sicurezza in fabbrica pare essere impegnato a far dell'altro o, come leggo da tempo immemore, a causa di carenza di personale che - che cattivo che sono - vista la disoccupazione galoppante, appare come una stolta ed insana scelta per depotenziare la pericolosità di detti controlli che - ripeto: sono cattivo - potrebbero far arrabbiare amici e soprattutto votanti alle future elezioni comunali - provinciali - e perché no: regionali (che è la stessa strategia applicata alla lotta all'evasione fiscale: metti pochi a controllare e tutto filerà liscio! Non credete?)
Acqua tiepida nei commenti post mega festeggiamento per la conquista dello scudetto da parte di "quelli là". Come possano il Cazzaro e la mummia Fontana attaccare il sindaco Sala, che ha le sue responsabilità, dall'alto - ops! - dal basso della loro gestione pandemica lombarda, resta un mistero, ma è pur sempre anch'essa acqua tiepida.
Acqua tiepida e ristagnante nella sollevazione politica intorno alla Rai e alla presunta censura verso l'Elemosiniere in Bentley Fedez, come se noi presunto allocchi non vedessimo oramai da lustri l'indegna lottizzazione della Tv pubblica, il suo perenne franare - eccetto naturalmente Neo Vespa eternamente in tolda per la sua adiposità al potere - con un numero di vicedirettore e di probabili nullafacenti che inorridisce i sani di mente ancora viventi sul suolo italico.
Acqua tiepida ovunque, anche nel pandemico, dove le sacrosante esigenze di molti, sempre pochi dinnanzi alla tragedia non ancora del tutto consumatasi, mettono a repentaglio l'agognata ripartenza allontanante noi tutti dal bastardo virale.
Acqua tiepida per una nazione attanagliata da troppi ribaldi.
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