I politici oggi twittano, tutti hanno però lottizzato la tv
di Selvaggia Lucarelli
E fu così che nel giorno della festa dei lavoratori si finì per parlare solo di un cantante milionario che ha gridato alla censura col megafono offerto da chi l’avrebbe censurato (la Rai) e per niente dei lavoratori. Ed è finita, pure, che per attaccare la Lega, Fedez ha in realtà accusato di tentativo di censura la vicedirettrice di Rai 3 Ilaria Capitani, che è in quota Pd. E dunque Matteo Salvini ha potuto difendersi dicendo: “E mica ce l’ho messa io lì, chiedete al Pd”. Nel frattempo, la Rai si è difesa dicendo che il video di Fedez era tagliato ad arte e in effetti, dalla telefonata integrale, si evince che i toni della Capitani non fossero esattamente quelli della censura, per cui sì, Fedez aveva tagliato il video che neanche Le iene
nei loro giorni migliori. Mentre succedeva tutto questo, sui social era tutto un fioccare di tweet di politici che si rallegravano “Bravo Fedez!” dimenticando che alla lottizzazione della Rai partecipano pure i loro partiti, nessuno escluso. Intanto qualcuno faceva notare che da un po’ tempo Fedez e la Ferragni si sono rivolti ad una società di consulenza che indica ai Ferragnez i temi che stanno a cuore alla generazione Z, dal veganesimo alla fluidità di genere, per cui lei è passata dal promuovere un’azienda di carni agli snack vegani, e lui dallo scrivere testi tipo “
Si era presentato in modo strano con Cristicchi
‘Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing. Ora so che ha mangiato più würstel che crauti. Si era presentato in modo strano con Cristicchi. Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?’” al diventare il paladino dei diritti Lgbt. Qualcuno ha fatto notare “chi se ne frega, l’importante è il risultato”. Il che è anche vero. Se sostieni il ddl Zan e spieghi a qualche ragazzo giovane (che magari lo ignora) che cosa sia la lottizzazione della Rai, va comunque bene, pure se lo fai senza quella scintilla di verità che ci vuoi far credere. Infine, in questo putiferio, qualcuno ha fatto sommessamente notare che Fedez è testimonial Amazon con cui ha un contratto a parecchi zeri. E che sarebbe stato coraggioso, nel giorno della festa dei lavoratori, ricordare al suo principale datore di lavoro le condizioni disumane in cui lavorano i suoi dipendenti costretti a fare la pipì nelle bottiglie. Lì sì che l’impavido rapper avrebbe avuto qualcosa da perdere. Che avremmo avuto un po’ più Ken Loach e un po’ meno Ferragnez. Perché si sa, il giocatore si vede dal coraggio, e qui il coraggio è stato quello di tirare un rigore a porta vuota. Attendiamo quello in cui Fedez giocherà partite più difficili e magari a porte chiuse. Chissà se, senza tifo, la voglia di correre sarà la stessa.
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