sabato 19 settembre 2020

Rinforzino


Una volta li chiamavano i rinforzini, ma erano tutt’altra cosa rispetto a questa poesia recitata da Lucy nel capolavoro di Charlie Kaufam “Sto pensando di finirla qui”


Ossa di cane. 

Tornare a casa è terribile, che i cani ti lecchino la faccia o no, che tu abbia una moglie o solo una solitudine a forma di moglie che è lì che ti aspetta. 

Tornare a casa ti fa sentire solo, tanto da farti pensare all'opprimente pressione barometrica del luogo da cui sei appena venuto, con tenerezza, perché tutto è peggio quando sei a casa. 

Pensi agli insetti che si arrampicano sui fili d'erba, alle lunghe ore sulla strada, al carro attrezzi, ai gelati, alle forme particolari di certe nuvole e ai silenzi, con nostalgia, perché non volevi tornare. 
Il ritorno a casa è orribile. 

E le nuvole e i silenzi della casa contribuiscono solo al malessere generale. 
Le nuvole di casa sono in effetti sospette e fatte con materiale differente di quelle che hai lasciato dietro di te. 

Tu stesso sei stato tagliato da un diverso tessuto nebuloso, restituito, una rimanenza. Un incontro triste al chiaro di luna. Infelice di essere tornato, allentato in tutti i punti sbagliati. Un abito malfatto, uno strofinaccio consumato e logoro. 

Torni a casa, un extraterrestre, straniero. La forza di gravità della terra è uno sforzo ora raddoppiato, trascini i lacci bisunti delle scarpe e le tue spalle. La linea della preoccupazione sulla tua fronte più scavata. 

Torni a casa incupito, un pozzo inaridito, legato al domani con un fragile filo di... Comunque, ti rattristi nell'attacco dei giorni tutti uguali, tanto uno vale come l'altro. Be', comunque, sei tornato. Il sole va su e giù, come una puttana stanca. Il tempo è immobile come un arto spezzato e tu diventi vecchio. 

Nulla si muove, eccetto le correnti mutevoli del sale del tuo corpo. La tua vista s'indebolisce. Porti il tuo tempo con te. La grande balena azzurra, un'oscurità scheletrica. 

La tua vista è a raggi X, i tuoi occhi sono diventati fame. Torni a casa tua con i tuoi mutanti doni, in una casa di ossa. Tutto quello che vedi adesso sono ossa, solo ossa.

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