lunedì 20 maggio 2019

Una nuova ricapitolazione


Serve un po' di chiarezza e dobbiamo farla necessariamente: se il Cazzaro Verde continua nelle sue scorribande, nella generale approvazione di chi da molto tempo è stato frustrato da incredibili vicende politiche atte a stravolgere sentimenti, granitiche certezze, convinzioni frutto di battaglie, opposizioni, lotte per una necessaria equiparazione delle beltà sociali, l'unica forza al momento in grado di contrastare questa costante ricerca ed innalzamento del cosiddetto "uomo forte" sta proprio nella compagine al governo con la Lega, quel Movimento 5 Stelle che non sarebbe dovuto neanche nascere se vi fosse stata una seria opposizione politica di sinistra. 
E mentre si rischia di vedere domenica prossima appioppare al Cazzaro un plebiscito, mentre questo fascismo 2.0 sta piano piano incuneandosi dentro la normalità, mentre ci si accorge inusitatamente dell'esistenza del diverso, nessuno cerca di organizzare la diga antifascista che dagli anni post bellici ci ripara dal ritorno di questa ideologia tanto nefasta quanto idiota.
Non il partito democratico di quell'insano pensiero collaborativo con il partito azienda del Delinquente ha stracciato, ammorbidito, irriso i confini netti con la destra anch'essa modificata sorta dalla mafiosità di chi, trent'anni fa, per evitare il fallimento delle aziende mediatiche di Al Tappone, ha ideato quella combriccola tecno-rapto-finanziaria conosciuta come Forza Italia. Non l'altra sinistra da sempre intenta ad auto annientarsi dietro a differenze meno avvertibili del sesso degli angeli. Non i vari baluardi della Costituzione succedutisi negli anni, primo fra tutti quel Napolitano che tanti danni ha portato nei meandri dello stato con la mielosa accozzaglia, come quella montiana, sorta al grido mefitico di "E' l'ora dei sacrifici per tutti!"
Il pericolo immane è appunto l'entrata nel quotidiano della lotta alla diversità, dello scempio umano attorno al problema irrisolto dei tanti disperati che cercano scampo fuggendo dalle loro terre. E se questo è avvenuto è grazie all'affarismo nato e sorto al tempo dell'Era del Ballismo, allorché bifolchi e canaglie guadagnavano sulla pelle dei profughi più che con la malvivenza comune, vedasi le parole di Buzzi e del "Er Cecato"
Pare che l'improvvida scelta di accogliere tutti sia stato il baratto dell'Ebetino in cambio dei soldi per dare la mancetta elettorale dei famigerati 80 euro. Pare, non ne sono sicuro. Ma mentre l'Europa ci dileggiava, obbligandoci a tenere sempre le porte aperte a chicchessia, creando sconquassi inimmaginabili, è bastato accendere un fiammifero per illuminare appunto il famigerato "uomo forte" al secolo il Cazzaro con rosario al seguito. E se la situazione non è ancora degenerata la dobbiamo, a mio parere, al Movimento guidato da Di Maio che, non avendo nessun altro interlocutore che Salvini, visto l'irrigidimento nei suoi confronti della cosiddetta sinistra pidina che, in odore di legalità e giustizia sociale, ha sfanculato e sfancula tutt'oggi qualsiasi proposta dei Cinque Stelle, che vorrebbero defenestrare l'inamovibilità dell'immarcescibile classe politica che pervicacemente crede che essere deputati o senatori sia un mestiere eterno, è andato al governo col Cazzaro, cercando di frenare le sue mire espansionistiche e fasciste. 
Pullulano i selfie, i baci, le strette di mano al pallone gonfiato lombardo il quale, purtroppo, domenica potrebbe spingersi fino al 40% di preferenze elettorali, una iattura istituzionale, una mina vagante per la libertà.
E allora che fare? Guardarsi intorno, rispondere alla domanda "chi oggi sta guardando, capendo e lottando per le disparità sociali, lottando contro i soprusi, le caste, la corruzione?"
La risposta per me è ovvia. Fatevela e cercate di allontanare lo spettro di un ulteriore aggravamento dell'Allocchismo imperante. Please, e buon voto a tutti!   

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