In questa notte “pozzo nero” con la mancata iscrizione alla futura Champions e col tracollo, l’ecatombe del M5S, mancava solo che qualche cherubino discendesse dall’alto per sgranarmi qualche incisivo nel sonno!
Di primo acchito emerge da questa tornata elettorale il ritorno clamoroso dell’Uomo Forte che in queste lande va sempre di moda. Il Cazzaro Verde è il trionfatore di queste elezioni grazie ad un’astuta campagna propagandistica che lo ha portato a non fare alcunché al ministero per riempire i media di tutto quanto possa abbacinare menti e cuori vogliosi di riveder incarnarsi l’Uomo solo al comando.
Il PD di Zingaretti ha vinto senza colpo ferire. Gli è bastato allontanare l’Ebetino e tutta la sua corte per ritornare ad essere un partito decoroso e sopratutto serio.
Il M5S con queste percentuali da partito animalista paga la propria miscelazione identitaria: stampella al Cazzaro, indulgenza plenaria per ogni sua goffaggine, cambiamenti di pensiero, di visione politica, di umore in stile menopausa.
Il capo politico deve immediatamente rassegnare le dimissioni. Chi lo sostituirà non potrà far altro di staccare la spina a questo governo per andare a votare. Per una volta almeno Giggino prendi il boccino e sfancula l’abbraccio mefitico del Cazzaro! Intorno a te infatti, se ancora non te ne fossi accorto, han gruberato, gianninizzato oltre ogni misura perché ardono dalla voglia di riportare in auge la vecchia politica, quella che permette loro di riciclarsi, di favoleggiare, immersi nell’inamovibilità, al grido, che tra non molto riudiremo, di “è l’ora dei sacrifici per tutti!” Tutti noi naturalmente!
Adieu Gigì!
Nessun commento:
Posta un commento