lunedì 20 maggio 2019

Fiera intimorente



Alla fiera rionale a cui tutti partecipiamo ansimanti, non poteva mancare lo scempio incutente paura e fobie, armi necessarie a chi sogna di vederci per sempre proni.
Guardiamoci intorno: migranti, ladri, spread, manovra d’autunno, default, lo sfaldamento dell’attuale Europa.
Ci credono ancora in balia dei loro aliti, questi signorotti del nulla, che bramano continuità per auto foraggiarsi di potere e di altro che ben immaginate.
Da “ce lo chiede l’Europa” al pericolo sovranista, senza passare dal via.
Che a ben vedere il paradiso molti lo hanno già trovato: prendete Gin Tonic Juncker: sapete quanto guadagna al mese?  32000 euro lordi! Avete capito bene: trentaduemila euro mensili!!!
La nostra cara Europa ha stabilito di spendere in quest’anno ben 9,943 miliardi di euro in stipendi per alimentare il caro, a loro, regno della burocrazia. E poi la Mogherini anch’ella sui 32.000 euro lordi al mese. E lo stesso il carissimo Moscovici che ne agguanta 27mila.
E i funzionari? Almeno 5mila viaggiano con stipendi lordi oltre i 10mila euro.
L’idea di Europa unita è sacrosanta. Ma non di questa, fornace di burocrati intenti a sodomizzare popoli in nome della cultura finanziaria corrente che privilegia pochi a scapito dei restanti che sono la maggioranza.
Occorre quindi tenere fede e barra dritta, non lasciandosi intimorire da nessun afflato di fobia che quotidianamente tentano di renderci nervosi, irritabili, sfiduciati nel futuro. La manna che scende nei cieli di Bruxelles è per pochi. Le difficoltà, le strette di cinghia sono per noi perché, ripeto, all’orizzonte non si staglia nitido il bene comune, bensì l’ormai celeberrimo appropriamento indebito di poche lobby, eterne e rigeneratesi ogniqualvolta cambi un vento, una brezza, un rivolo di aria che vorrebbe cambiare obiettivi.
L’Europa ha bisogno di gente seria e integerrima in grado di ridurre spese e favori a pochi.
Sta tutto qui. E votando domenica non dobbiamo far altro di ricordarcelo nella cabina elettorale.  

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