giovedì 18 ottobre 2018

Pensierino


Siamo dunque arrivati dove dovevamo giungere, nel tempo inane, dove bivaccano "i nani inani" che sono ovunque, maggioranza ed opposizione che sia. Culturalmente la distorsione di una normale socialità è stata soppiantata da un'invereconda corsa al vuoto contornato dal nulla: se pensiamo che sei milioni di poveri, dati Istat, dovranno rimanere poveri, senza speranza, perché ce lo chiede l'Europa, se ai miserabili nulla potrà essere elargito per non inficiare il presunto benessere delle generazioni future, allora è chiaro e limpido che l'inane ha spudoratamente vinto questa guerra ideologica fondata, negli anni, dal sopruso, dalla strizzatina d'occhi dell'amico dell'amico dell'amico, dall'accaparramento vigliacco di pochi su una moltitudine stordita per lustri dalla selvaggia, e lucrosa, campagna mediatica demenziale atta appunto ad ammansire cervici per il bene comune dei soliti noti.

I poveri devono necessariamente rimanere poveri, come l'India delle caste insegna, i lavoratori, veri, andare in pensione a 67 anni, e magari qualcuno spera pure in precoci dipartite, visto l'amorale e nefasta tipologia d'attività che molti in questo millennio sono costretti ancora a sostenere ed accettare, per sbarcare il lunario.

Se Marchionne, pace all'anima sua, è il santo del giorno, se culturalmente s'accetta senza blaterare che un magnaccia messo a capo di una multinazionale guadagni centinaia di volte la paghetta di un suo infimo subalterno, se continua ad essere rosea la vita di chi accumula cariche, pensioni dorate, privilegi alla Re Sole senza venir preso giustamente a calci per il culo, allora sì, dai diciamocelo, questa "era inane", con "i nani inani" pullulanti, ha clamorosamente vinto, stravinto alla grande, in un trionfo tipico di Roma antica.
A chi credeva e sperava in ciò che oramai viene considerato quisquilia, fregnaccia, polvere di stelle, non resta che cambiare canale, gustandosi magari un meraviglioso Grande Fratello Vip, perché la sorte, l'avvenire, la storia non gli appartiene; è gestita, centellinata, liofilizzata da dorati specialisti in materia, esperti senza pari, navigati timonieri: i nani inani, appunto.

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