domenica 1 ottobre 2017

Risposta Selvaggia


Alcuni giorni fa assistetti ad una commedia comica nel corso del programma "Tribunale speciale contro i Pentastellati" condotto da Matronen Gruber, tra Travaglio e il piccolo diavoletto Brunetta il quale, non sapendo che pesci pigliare, paragonò la condanna definitiva del Puttaniere per frode fiscale alla denuncia per calunnia di Selvaggia Lucarelli, risoltasi con l'assoluzione. 
Un evento comico senza pari. Oggi Selvaggia risponde a Brunetta sul Fatto Quotidiano con questo articolo, al solito, magicamente spassoso.

Brunetta mi ha beccato: in dieci mosse sono diventata come B.
di Selvaggia Lucarelli

Caro Renato Brunetta,

ho guardato la puntata di Otto e mezzo di venerdì in cui eri ospite assieme a Marco Travaglio e Paolo Mieli. Confesso che l’ho guardata cinque o sei volte, chiedendo ogni volta di guardarla insieme a me ad una persona di età, sesso, nazionalità e fede calcistica diversa, per essere certa di non esser vittima di una sorta di ipnosi psichedelica, che poi in realtà l’ipnosi psichedelica non esiste ma era un modo elegante per dire che non potevo credere alle minchiate che dicevi. Dunque. Ricapitolando l’accaduto, Marco Travaglio sosteneva che il nostro sia l’unico paese in cui c’è un leader di un partito (Berlusconi) co-fondato con uno in galera per mafia (Dell’Utri) che è stato condannato per frode fiscale e tutto il contorno di meste vicende giudiziarie e non che conosciamo. A quel punto, tu e il tuo inedito ciuffo da Capitan Harlock dopo una centrifuga, avete partorito un’idea geniale: colpire Marco Travaglio su quel suo scheletro nell’armadio così voluminoso che sbuca un femore dall’anta destra. E quel femore, è il mio. Ebbene sì. Cosa sarà mai il capo di un partito pregiudicato per frode fiscale di fronte a un direttore che ha fatto scrivere una giornalista – Selvaggia Lucarelli – rinviata a giudizio e poi assolta? Che è un po’ come dire: che sarà mai Wikileaks e quel nerd di Assange di fronte a quel delinquente informatico di Titti Brunetta e il suo account fake Beatrice Di Maio? Ecco, più o meno così. A quel punto gli ospiti e la conduttrice cercano di placare te e il tuo ciuffo da manga spaziale spiegandoti che sono piani leggermente differenti, che io non sono leader di un partito, che sono stata assolta, che essere rinviati a giudizio perché si ruba o per mafia è faccenda un po’ diversa dall’essere rinviati a giudizio per reati legati a cose che si scrivono, ma nulla, tu sei andato avanti con la tua tesi lucida e acutissima: io sono come Berlusconi. E allora ho deciso di accontentarti. Ho iniziato la mia lenta ma inesorabile metamorfosi nel Cavaliere, suddivisa in dieci passaggi salienti:

1) Stamattina il mio fidanzato ha preso una multa per sosta sul marciapiede, ho chiamato la sede della municipale, ho detto che è il pronipote di Marco Predolin e quindi dovevano annullargli la multa altrimenti rimettevo M’ama non m’ama in prima serata su tutte le reti Mediaset. Gli hanno abbonato anche il bollo auto. 2018/2019.

2) Ho assunto un igienista dentale cubano di 21 anni con una laurea conseguita presso la rinomata Università di Narnia e ho convinto Marco Travaglio a nominarlo vicedirettore de Il Fatto con portafoglio. Probabilmente il portafoglio è il mio perché non lo trovo da sei giorni.

3) Sto facendo un corso di inglese al contrario. Oggi per esempio ho imparato a mettere “because” nelle interrogative e a pronunciare not only “nosonly”. In compenso sono al livello C1 del corso di russo così al prossimo compleanno di Putin posso cantargli tutto il repertorio di Albano nel dialetto del fiume Volga.

4) Siccome i capelli li ho, mi sono fatta trapiantare dei peli pubici sulla spalla destra.

5) Durante la prossima edizione di Ballando con le stelle, il mio unico commento alle ballerine sarà “Il tango non fa per te, culona inchiavabile!”.

6) Ho chiesto di licenziare quei criminosi, sovversivi di Marco Lillo e Silvia Truzzi da Il Fatto e di assumere finalmente al loro posto due penne scomode: Paolo Del Debbio e Silvana Giacobini.

7) Grazie a delle vecchie conoscenze del mio ex potatore di piante finte Ikea, ho già fatto una presentazione del mio libro a Palermo, dove ho venduto in due ore 125.000 copie.

8) Ho cominciato a versare a mio figlio la paghetta su un conto offshore a Panama.

9) Ho invitato un amico di mio figlio a cena fuori, mi ha risposto “Ma ho 12 anni!” e io gli ho chiesto scusa, ma gliene davo 45, con la camicia anche 48/50.


10) Da oggi in avanti i miei editoriali su Il Fatto saranno firmati “Mami”.

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