Ovunque tu vada, sia in terra che in aria, troverai sempre una Blaterante indefessa, armata di voce stridula prossima allo starnazzo che, parlando con un’amica, gli narra gesta tanto scialbe da non poter essere neppure menzionate da due naufraghi al sesto mese di solitudine, e il conseguente nervosismo scaturente da cotanta ovvietà pregna di decibel, ti porta a sospirare, evocando gli dei dell’olimpo in grado di spegner favelle per l’intronizzazione di un salutare mutismo.
(Dall’antico testo “Rompicoglionem” XXIV vv 12-16)
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