Nel compendio Cuorgné troviamo veramente tutto: la dissacrazione umana, la negligenza intellettiva, la cacciata dal regno animale, l'ottusità degenerante, il deserto della dignità. Perché essere infermiere e staccare con la cesoia la fede nuziale ad un'anziana in fin di vita, per correre a rivenderla al vicino "Compro Oro", rappresenta un mostruoso compendio raggelante di ciò che non dovremmo diventare. Crollano in quell'infermiere, che possiamo chiamare con il suo nome, bastardo, granitiche speranze in placidi orizzonti. L'infermiere di Cuorgné (che è in Piemonte) è la classica cima dell'iceberg. Resta da capire cosa vi sia sotto questo vomitevole livello, quanta insensibilità, glacialitá, dissolutezza, ingordigia giacciano silenti e pronte a trasformare ideali propri del nostro genere in squallidi affarismi da bottega. Sorvegliare, chiacchierando con l'immane solitudine accanto a noi, è la ricetta per rimanere sentimentalmente attivi, riuscendo ad inorridire ancora, e per fortuna, su fattacci di questa gravità.
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