venerdì 21 agosto 2015

Lettera aperta


Eminenza,
mi permetto di scriverle apertamente per un fatto che quasi fa meditare noi stolti, noi rancorosi, noi che stiamo a vedere a volte la pagliuzza negli occhi dell'altro, quando abbiamo la trave nei nostri.
Noi ignoranti di latinorum, infimi ultimi con il cuore reso torbido dal quotidiano, abbiamo pensato quanto sia vero, perdoni l'ardire, il proverbio che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!

Emimenza!

Nella stessa chiesa!

Si rende conto? 

Si, nella stessa chiesa!!


Ricorda o è già nella santa confusione dei giusti?

Ricorda tale Welby? 
Piergiorgio Welby, Eminenza!
Ricorda le parole con cui Ella e la sua curia negarono i funerali a questo cattivaccio reo di combattere contro l'accanimento terapeutico e per il diritto all'eutanasia?


Gliele ricordo io:"Con i suoi gesti si è messo in contrasto con la dottrina cattolica"


Non sto qui a discutere o ad arzigogolare su eutanasia, né sull'infinita misericordia o su quant'altro Eminenza, ci mancherebbe! 

Sorge però spontaneo un fatto: i funerali di Welby si sarebbero dovuti celebrare nella chiesa di Don Bosco.

La stessa Eminenza, la stessa!

Come dice? 
Fessa? 

Nooo! 
La stessa chiesa dove oggi si sono celebrati i funerali di Vincenzo Casamonica, boss del clan accusato di usura, spaccio di stupefacenti! 
E pure con il carro, i cavalli e l'elicottero che spargeva petali di rose li hanno celebrati, Eminenza!

Come dice? 

Credenza?

Seeee ... buonanotte!

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