domenica 23 agosto 2015

A volte...

A volte basta una pagina di giornale per spiegare tante cose. Come quella a pagamento di ieri del Corriere della Sera. Solidarietà al Premier. Cento firme per dirgli vai avanti.

Verso dove?

Sulla strada lastricata già tracciata che evidentemente cura e preserva i loro interessi.

Essendo Sbruffy anche segretario del PD, sulla carta compagine di sinistra in realtà un centro molto vicino alla destra e cultore della carta...moneta, chiunque si sarebbe aspettato firme di operai, middle class, pensionati, insegnanti e dipendenti pubblici, giovani in cerca di occupazione. Tutta quella parte del paese che, pagando regolarmente i tributi, auspica che una seria, decorosa e liberale politica illuminata, tendesse a scovare evasori e sommerso stimato in 170 miliardi di euro annui, per una equa ridistribuzione delle risorse in un'ottica di crescita democratica.

Perché deve essere chiaro un principio basilare: un partito non può raccogliere consensi da tutte le classi sociali. È impossibile che le speranze di un metalmeccanico collimino con quelle del presidente di Confindustria Squinzi, tra l'altro con i polpastrelli arrossati per i continui applausi a questo governo.

Chi troviamo allora tra i firmatari dell'appello incensante apparso sul Corriere?

Tra gli altri:

Bruno Gattai fondatore dello studio "Gattai & Minoli and Partners"


Clarice Pecori Giraldi, direttore delle vendite private di Christie's,


Vannozza Guicciardini Parravicini (non so che faccia ma dal nome non credo vada a raccogliere pomodori nel Salento)

Gaddo della Gheraldesca (anche lui non dovrebbe essere un minatore del Sulcis)


Gerolamo Caccia Dominioni, dal 2007 al 2010 amministratore delegato di Benetton.


Claudio Ceper, senior advisor di Egon Zehnder.


Guido Peregalli, Notaio


Antonio Riva, stilista di abiti da sposa.


Peter Heilbron, proprietario di Tenuta Bellafonte, un'azienda vitivinicola di Torre del Colle, un piccolo borgo in provincia di Perugia.


Termino naturalmente con la frase di Peppino: "E ho detto tutto!"

 

 

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