A volte capita improvvisamente d’incontrare il dolore, nelle forme più infime, come il padre di stamani davanti al figlio giovane, invaso dall’eroina, traballante, col ciuffo biondo che protestava con la classica voce arrocchita, davanti ai suoi occhi sanguinanti, imploranti, stupiti, devastati. Quello sguardo raggelante, frutto di un impotenza annichilente, di chi vorrebbe ma non sa che fare, certificatore di notti passate a sperare di rivederlo il giorno dopo, assieme alle promesse mancate dalla dipendenza. Potesse quel giovane vedere col cuore quello sguardo paterno, probabilmente farebbe di tutto per ritornare a vivere. Soprattutto per farlo cessare.
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