venerdì 11 ottobre 2024

Spritz a gogo

 

Nordio e i suoi fratelli
di Marco Travaglio
Non sarà un granché per i giuristi chiamati a decrittarla e per i magistrati e gli investigatori costretti ad applicarla. Ma, per i criminali destinati a beneficiarne, la nuova legge Zanettin passata in Senato col via libera di Nordio e i voti delle tre destre ufficiali (FdI, Lega e FI) e di quella ufficiosa (Iv) è uno spasso. Le intercettazioni non possono durare più di 45 giorni. E perché proprio 45 e non 46, o 44, o 37, o 72? Niente, l’ha deciso Zanettin, forse tirando i dadi. Quindi le indagini preliminari possono durare fino a 2 anni, ma dopo il primo mese e mezzo i pm e i poliziotti devono staccare la spina e proseguire come un secolo fa, nell’era pre-tecnologica, con pedinamenti, adocchiamenti col binocolo e origliamenti dietro le porte, mentre i delinquenti le tecnologie seguiteranno a usarle tutte. A meno che, si capisce, non siano così sportivi da venire incontro allo Stato che li combatte con le mani legate dietro la schiena, per proseguire la gara ad armi pari.
L’Anonima Sequestri rapisce un bambino? Per evitare di essere intercettati e localizzati, i rapitori dovranno tenerselo e starsene muti per un mese e mezzo e solo allora, al 46° giorno, chiamare i parenti per chiedere il riscatto lontano da orecchi indiscreti. Vi indagano per stalking o per molestie su una ragazza? Resistete e lasciatela in pace per un mese e mezzo, poi quando la Procura stacca la spina potrete ricominciare indisturbati. Un tizio intercettato da 45 giorni dice a un amico che sta per ammazzare qualcuno? Oggi si continua a intercettare i due finché salta fuori il nome della vittima designata, così la si mette in salvo. Ora non più: si spegne tutto, così il killer – se non è sportivo o collaborativo – può far secco chi gli pare e magari pure partecipare in lacrime al funerale, tanto nessuno saprà mai che è stato lui. Ovviamente chi ha votato l’ideona non pensa a sequestri, stalking, omicidi, e forse neanche alle molestie: pensa a mazzette & affini. Infatti il pm di Genova Francesco Pinto ha spiegato al Fatto che l’inchiesta su Toti, Spinelli&C. sarebbe stata impossibile con un mese e mezzo di intercettazioni: “Quando si indaga su fenomeni complessi, come un appalto o una concessione pubblica, 45 giorni bastano appena per capire chi sono i personaggi intercettati. Così l’indagine si trasforma in evento lasciato al caso, una specie di pesca miracolosa”. Ma sarebbe stata impossibile anche l’indagine veneziana sulle tangenti del Mose: per arrestare 35 politici e manager, la Procura fece oltre 300 mila ore di intercettazioni dal 2012 al 2014 e mise sotto controllo i telefoni di diversi indagati per tutti e due gli anni. E chi era il procuratore giustizialista manettaro che coordinava l’inchiesta? Nordio. Dieci anni e qualche migliaio di spritz fa.

Nessun commento:

Posta un commento