Tutti abbiamo personificato da giovani il "manda avanti il babbano", la goliardia adolescenziale aiutava a plasmare caratteri, sinceramente a quei tempi il confine tra la presa per i fondelli ed il bullismo raramente veniva oltrepassata, le risate la facevano da padrone. Perché dico questo? Perché politicamente oggi è la giornata del "manda avanti il babbano, il tronfio, l'inadeguato, l'egoriferito" che oramai, e per fortuna, ha stancato tutti, quasi tutti.
Sono uno strenuo difensore dell'attuale Premier, accendo periodicamente una candela votiva a ringraziamento del fatto che nell'attuale pandemia la Provvidenza abbia scelto uno come lui per guidarci nell'oscurità dell'incognito, con quella pacatezza, liofilizzazione dei problemi difficilmente riscontrabile in altri ambiti, e ancor'oggi fremo come un fiore appena sbocciato solo al pensiero che se non ci fosse stato Conte, avremmo avuto al comando chissà: l'aficionados del Papeete, o Sora Cicoria, con tutto il danno collaterale quasi certificato.
Ma oggi è il giorno del "manda avanti il babbano" lo spartiacque tra l'improvvido e la sfera delle problematiche psico sociali, il borioso che si presenterà davanti al Premier con una lista di proposte, avvertimenti, velate minacce tali da arrivare a prevedere un furioso e sacrosanto vaffanculo con tanto di lancio di pochette sul viso del saltimbanco imbolsito e successivo "fora da i ball!" con gigantesco applauso di tutti i sani di mente ancora presenti sul suolo italico e ricordante il celeberrimo sfogo post "per me la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!"
Temo purtroppo che il capolinea del governo è ad un passo, lo avverto dagli insoliti silenzi del Ruttatore a comando con tanto di barba ed idiozia annesse, dal becero patriottismo della Cicoria, dalla fremente attesa dei molti che per loro fortuna e per nostra tragedia, ritornano ad agognare la fetta della sontuosa torta europea a breve in arrivo, vedi il carlobonomi che è da sempre in prima fila.
A coloro che, infischiandosene delle centinaia di morti giornalieri, della sofferenza di molti nelle terapie intensive, della povertà che ahimè continua a sbocciare ovunque, stanno attendendo con ansia l'incontro tra un grande Premier ed un coacervo di inutilità, vada il mio personale ribrezzo, con rancore, senza sconti, né cashback!
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