venerdì 13 dicembre 2019

Strenna




La più bella strenna di questo Natale è l'indifferenza al cicaleggiare alla Luna di questo futuro anonimo, del suo farfugliare di giustizia, di personaggi alla Aldo Moro, irraggiungibili in statura per un nano come lui. Di questo dire e non dire, per sviare, per attirare attenzione oramai svanita, del bisogno malsano di dover obbligatoriamente sfamare il suo ego infinito, alimentato in anni passati, e orribili, da ballismo sfrenato, da fregnacce distribuite ai quattro venti per surrogare la pochezza d'idee, arrivando fino a distruggere un patrimonio culturale tramandatoci da grandi uomini; dal quell'improvvido mescolamento di concetti, d'ingredienti di destra, una volta giustamente combattuti, amalgamati maldestramente ai capisaldi del pensiero una volta chiamato di sinistra (qualcuno ricorda la cancellazione dell'articolo 18, il famigerato jobs act?) 
Questo gracchiare alla Luna con condimento dei tanto detestati "Signori miei", provoca in molti commiserazione, in altri menefreghismo. In me tante risa, visto che il comico in questione è insuperabile, nel suo mestiere d'avanspettacolo! 
Jingle Bells!  

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