domenica 10 novembre 2019

Meditiamo


Mentre ricordiamo il trentennale dell’abbattimento del Muro di Berlino, accanto a noi si sta erigendo una colossale barriera, un’epica struttura avvolgente ogni anfratto di quest’italica terra, composta da materiali impercettibili ma resistenti, molto resistenti: indifferenza, odio, guerra alle cosiddette diversità. Un popolo simbolo da sempre di accoglienza, di fraternità, anch’esso accolto da altri in epoche lontane, grazie all’azione attanagliante di pensatori di frodo, di gnomi politici, di palestrati senza neuroni, di rancorosi ricordanti un’epoca vergognosa e letale, come quella condotta dallo sciagurato Pelatone, stanno centrando il tremebondo scopo di inglobare dentro la “normalità sociale” gesta e filosofie minanti la stessa democrazia, inneggianti a differenze e chiusure culturali senza alcun rapporto con la sana cultura del vivere in solidarietà. Ci fossero giusti al potere, da domani si bloccherebbero i programmi scolastici di tutte le scuole, lasciando spazio e tempo a meditare sul perché una donna quasi ottuagenaria scampata al macello nazista debba vivere in queste lande sotto scorta armata. Sarebbe chiedere però troppo a questi circensi ballisti ed ex bibitari!

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