giovedì 7 novembre 2019

A Giovannino


Ciao Giovannino,
mi rivolgo a te, ai tuoi sorrisi che leggo sono molti, soprattutto quando ascolti la musica. 
Sei nato a Torino e la natura con te si è rivelata matrigna, avendoti affibbiato una rarissima malattia, la ittiosi arlecchino, che colpisce una persona su un milione e che rende la pelle sottilissima, come carta velina. 
I tuoi genitori, Giovannino, se ne sono andati e, credimi, non voglio assolutamente commentare questo distacco, tanto grave e problematica è la situazione. Tu però Giovannino sei al centro dell'attenzione del paese per così dire sano: fioccano richieste d'adozione, il personale sanitario del reparto dove hai visto la luce, ti considera già un figlio loro. 
Giovannino, sei nel mio cuore, forse non conta nulla, ma credimi da quando ho appreso la notizia, ti penso molto. Sei riuscito a superare la fase delicatissima delle prime settimane, dicono che nessuno dei colpiti da questa rarissima malattia riesce a sopravvivere. Tu invece hai passato già questa fase acuta. Ti portano in giro nel reparto e, come detto, appena ascolti la musica, sorridi. 
Sorridi alla vita. Sorridi e sconfiggi qualsiasi avversità. Sei forte Giovannino, sei esempio, faro, riferimento. 
Grazie Giovannino. Ti mando un bacino, un buffetto. Mi hai insegnato molto, hai già riempito il tuo vaso, sovrabbondi di bene per gli altri. Grazie Giovannino!  

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