Paff-poff Musacchio, paff-poff Calhanoglu, paff-poff Rodriguez... stessa spiaggia e stesso mare di inutilità, dove il gioco latita più che le sinapsi al Papeete, dove la voglia di cambiar canale, rilassandosi con Premier o Liga, è forte quasi come il solenne vaffanculo lanciato a quella accozzaglia d’imbolsiti già indecorosamente indegni di vestire i sacri colori, guidati da un oggetto oscuro che non ha immesso nessuna novità, nessun pregio, nessuna innovazione personale ad un cazzo di gioco soporifero oramai decennale, un far trascorrere gli ingombranti novantaminuti tra sberleffi, inezie, sbertucciate, un passaggio al borotalco e l’altro, tutto rigorosamente orizzontale visto che la verticalità non è cosa di questa squadra, dove gli schemi sono oggettistica datata, reperti archeologici di altre ere. Paff- poff preludi di un’altra stagione in modalità Formula Uno, la regina, il Delorazepam mediatico per antonomasia, con tagliaunghie e settimane enigmistiche sempre a tiro per vincere monotonia ed adiposi visiva, latrati offensivi ed irrispettosi alla dea Eupalla.
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