A guardarlo sembrerebbe più un salumiere che un sindaco. Invece Gaetano Scullino, a capo di un’amministrazione a trazione leghista (ogni volta che penso a quanto il Bibitaro gli ha concesso m’insorge una foruncolosi nella canala) ha tolto, sradicandola, una fontanella dove persone senza fissa dimora, meglio non averla che ridursi come Scullino, bevevano e si rinfrescavano. Non si esagera nel definire nazista questo gesto inumano, di uno squallore pari all’ignoranza di questo energumeno adulante l’ampolla del dio Po. Negare l’acqua ad un essere umano dovrebbe far scattare un tso dettato da norme internazionali, per la dignità di tutta l’umanità. Che altro dire se non il mai troppo giustamente elargito vaffanculo?
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