Già mi pare di udirne la voce "Signori miei, questo governo sta tradendo i valori e gli obbiettivi che ci eravamo imposti per il bene della nazione. Da questa Leopolda noi usciremo più compatti, più uniti andando a formare una nuova realtà politica, per il bene delle democrazia, un partito di centro in grado di anteporsi a vecchie idee di socialismo e a quelle nuove e insidiose del Movimento 5 Stelle, oramai entrato anche lui nella vecchia politica."
Ho anche la data, il 20 ottobre prossimo. La fine di questa strana creatura che stan cercando di far nascere, ossimoro adulterato, riportante alla ribalta antichi capidogli spiaggiati, alla Franceschini per intenderci, alla Ciccio Orlando de noantri, a quelli di Leu, tanto indispensabili quanto motivo ed appiglio per fomentare crescite di percentuali nei lidi del Papeete&Meloni. E poi se ci mettiamo pure Della Vedova (omen nomen) e la ventriloqua Emma che pur di riprendersi uno spiraglio di luce abbraccerebbe anche un gibbone, credo che tutto si stia conformando per rendere la prossima e certa uscita del Bomba dal partito da lui devastato, un evento mediatico in grado di fargli agguantare un 7-8%
Ha ragione il Manzoni: questo matrimonio non si dovrebbe fare. Neppure ritornare nelle braccia del Bisunto, checché ne dica il ridotto allo stato laicale Bibitaro, avrebbe senso se non quello della fine di ogni speranza.
L'unico motivo attualmente in grado di risollevare morale è la persona di Conte, una garanzia sbocciata dopo mesi di sfottò da chi crede ancora che la politica sia un mestiere.
Sta facendo molto bene invece lo Zinga a non entrare dentro la squadra governativa, mantenendo il giusto distacco che gli servirà molto non appena il Grullo e la sua ciurma compreso, alleluia, MariaEle, salperanno verso i lidi d’identità centro-destrorsi.
Il Bibitaro poi, vedendosi così sgonfiato, tenta strenuamente di rimanere in tolda, per non dover riprendere cassetta ed attrezzi con destinazione San Paolo.
Sono quindi convinto che l'essenza della buona politica suggerisca in questi frangenti il ritorno al voto, con la consequenziale e giusta batosta elettorale, per un ridimensionamento necessario al fine di comprendere gli incredibili errori, le pacchianate col Cazzaro, le leggi vergogna contro povere anime.
Ridimensionamento, ammodernamento di molti concetti alla cazzo&campana tendenti a trasformare il movimento in un demitiano partito senza nerbo, saluti finali ai molti che bovinamente ci hanno rappresentato, ripartenza con poche e valide pietre miliari, prima fra tutte l'onestà.
Tutto meglio e buono che riveder Franceschini, Orlando, Speranza tra le crasse risate del Capitanodistaceppa e le invettive del Sarcofago Erotomane che ritornerà a parlare di "cumunisti" che mangiano i bimbi. No, non se po' fa!
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