martedì 26 marzo 2019

L'assassino opportunista



Facile, facilissimo a distanza di quarant'anni chiedere scusa di assassini compiuti dietro la falsa scusa della guerra! 
Questo opportunista, assassino opportunista merita di scontare in carcere la giusta pena perché mai, in nessun caso, si può giustificare l'uccisione, la violenza verso chicchessia. 
Erano altri tempi si dirà. Erano i tempi della ribellione, le bande armate, i servizi segreti, gli occulti piani massonici. Erano tempi bui da cui nessun risorgimento è scaturito. Quando abbracci ideali violenti perdi in partenza, sei già sconfitto. Posso arrivare ad ammettere una rivoluzione nell'ambito esclusivo del pensiero, della lotta conflittuale dura, durissima, ma senza alcun spargimento di sangue. 
Ai tempi della contestazione, è innegabile, alcuni pensieri di moti insurrezionali s'insinuarono dentro la popolazione; si diceva negli anni 70 ad esempio che Genova fosse pronta al soqquadro sociale. Gli scellerati però che capeggiavano le rivolte, i moti ondosi, iniziarono ad uccidere persone che incarnavano la beltà del sistema: poliziotti, sindacalisti, giornalisti. Non che se avessero eliminato i politici di allora la musica sarebbe cambiata. La sollevazione popolare aveva bisogno di luce, di forza culturale, lontani anni luce dagli assassini. 
Aldo Moro e la sua scorta vennero eliminati per uno scopo politico, pare, diretto e coadiuvato dalle forze occulte internazionali. Perdere l'Italia a quei tempi era troppo rischioso, ed il compromesso storico poteva rendere instabile tutta l'area europea. Questi assassini alla Battisti hanno combattuto una guerra persa e senza dignità. Alcuni hanno e stanno pagando ancora dei propri misfatti. Altri codardi sono scappati, facendo la bella vita per quarant'anni protetti da quel pensiero indegno che li proteggeva e che aveva la fucina nella vicina Francia di Mitterand. 
Battisti ora che è stato finalmente acchiappato ha il coraggio di recitare il pentimento, alla faccia delle sue quattro vittime che si sono viste troncare la vita, uno addirittura di spalle, per mano di un connubio di slealtà, violenza e codardia tutte mescolate dentro a quest'individuo che dovrà scontare per sempre la giusta pena senza fine che merita. E' un riconoscimento doveroso alle vittime, architrave di uno stato democratico serio e senza fronzoli. 

Nessun commento:

Posta un commento