Lo prendo come impegno: ogni fine mese pubblicherò questo elenco per agevolare le menti di chi vede in quel per fortuna canuto pagatore di tangenti alla mafia, una speranza, un riparo da questi inetti del M5S. Come il Bomba che da sempre sta cercando d’inculcare, sublimare, fa accettare a menti sofferenti l’idea che alla fin fine il proprietario di gran parte dei media nazionali, alla fin fine non sia poi così malaccio.
Grazie al Fatto Quotidiano ecco un vademecum per tentare di espatriare da Alloccalia:
PROMEMORIA
Le 41 leggi ad personam che Matteo vorrebbe condonare al Caimano
PER NON DIMENTICARE - PROCESSI AZZERATI, REATI CANCELLATI, PRESCRIZIONE RADDOPPIATA E CONDONI À GO GO
Ecco un breve prontuario (incompleto) di norme ad personam che (non) valgono le scuse a B.
1. Decreto Biondi (1994). Vieta le manette per i reati di Tangentopoli alla vigilia degli arresti in casa Fininvest per le tangenti alla Gdf.
2. Legge Tremonti (1994). Detassa del 50% gli utili reinvestiti dalle imprese. Mediaset risparmia 243 miliardi.
3. Condono fiscale (1994). Consente agli evasori di “patteggiare” una modica multa.
4. Condono edilizio (1994). Riapre i termini del condono Craxi.
5. Rogatorie (2001). Cancella le prove giunte dall’estero, comprese quelle sulle sentenze comprate da Previti per Fininvest.
6. Falso in bilancio (2002). In parte il reato è depenalizzato, in parte le pene vengono abbassate. I 5 processi a B. per falso in bilancio vengono cancellati.
7. Mandato di cattura europeo (2001). Il governo B. rifiuta di ratificarlo per i reati finanziari e contro la PA. Per Newsweek, B. “teme di essere arrestato dai giudici spagnoli” per Telecinco.
8. Giudice trasferito (2001). Il ministro Castelli, su richiesta di Previti, nega la proroga al giudice Guido Brambilla del processo Sme-Ariosto (per azzerarlo).
9. Legge Cirami (2002). Reintroduce la “legittima suspicione” per trasferire i processi, come chiesto da Previti e B. da Milano a Brescia.
10. Patteggiamento allargato (2003). Qualsiasi imputato può chiedere 45 giorni di tempo per valutare se patteggiare o meno. Previti annuncia che userà la nuova legge.
11. Lodo Maccanico-Schifani (2003). Sospende sine die i processi ai presidenti della Repubblica, delle Camere, della Consulta e del Consiglio (cioè i processi a B.).
12. Legge ex Cirielli (2005). Dimezza la prescrizione per gli incensurati (decimando i processi a B.) e trasforma in arresti domiciliari la detenzione per gli over 70 (Previti li ha appena compiuti e B. sta per compierli).
13. Condono fiscale (2002). Sanatoria tombale per gli evasori. Mediaset ne approfitta per sanare evasioni di 197 milioni di euro pagandone appena 35. B. cancella con appena 1.800 euro un’evasione di 301 miliardi di lire.
14. Condono ai coimputati (2003). Infila nel condono anche chi ha “concorso a commettere i reati”, anche se non firmò la dichiarazione fraudolenta. Così B. salva i 9 coimputati nel processo Mediaset.
15. Legge Pecorella (2006). L’on. Pecorella, avvocato di B., abolisce l’appello del pm contro assoluzioni o prescrizioni, ma non quello dell’imputato contro le condanne. Ciampi respinge la legge in quanto incostituzionale. B. la riapprova tale e quale. La Consulta la boccerà in quanto incostituzionale.
16. Legge ad Legam (2005). Depenalizzati l’attentato alla Costituzione e l’attentato all’unità e all’integrità dello Stato, di cui sono imputati a Verona una quarantina tra dirigenti politici e attivisti della Lega per la Guardia nazionale padana (fra cui Bossi, Maroni, Borghezio, Speroni, Calderoli).
17. Legge Frattini (2002). Dovrebbe risolvere i conflitti d’interessi, invece li legalizza e li santifica: chi possiede aziende e va al governo, ma di quelle aziende è solo il “mero proprietario”, non è in conflitto d’interessi e non deve cederle. Unica conseguenza per B.: deve lasciare la presidenza del Milan.
18. Legge Gasparri-1 (2003). Per la Consulta, entro fine 2003 Rete4 dev’essere spenta, passare sul satellite e cedere le frequenze a Europa7. Ma il 5 dicembre la legge Gasparri le concede una proroga sine die “ancorché priva di titolo abilitativo”. Ciampi però non la firma: è incostituzionale.
19. Decreto salva-Rete4 (2003). A due settimane dallo spegnimento di Rete4, B. firma un decreto salva-Rete4 che concede alla sua tv l’ennesima proroga semestrale, in attesa della nuova Gasparri.
20. Legge Gasparri-2 (2004). Assicura che Rete4 non sfora il tetto antitrust perché il digitale terrestre avrà centinaia di canali. Europa 7, che ha vinto la concessione, resta senza frequenze.
21. Decoder di Stato (2004). Contributi pubblici a chi acquista il decoder del digitale. Fra i principali distributori c’è Paolo Berlusconi.
22. Salva-decoder (2003). Il digitale terrestre è un affarone per Mediaset, che vi trasmette partite di calcio a pagamento, ma teme il mercato nero: il governo che ha depenalizzato il falso in bilancio porta fino a 3 anni e 30 milioni di multa la pena per le smart card fasulle da pay tv.
23. Salva-Milan (2002).I club di calcio, quasi tutti indebitatissimi, possono spalmare su 10 anni la svalutazione dei cartellini dei giocatori. Il Milan risparmia 242 milioni.
24. Salva-diritti tv (2006). FI blocca un ddl che riforma il sistema di vendita dei diritti tv del calcio in senso “collettivo” per non penalizzare i club minori. Il sistema resta “soggettivo”, a tutto vantaggio di Juve, Inter e ovviamente Milan.
25. Tassa di successione (2001). Abolita anche sopra i 350 milioni di lire (sotto, l’ha già abolita l’Ulivo). B. ha 5 figli e beni per 25 mila miliardi.
26. Autoriduzione fiscale (2004). Ridotte le aliquote fiscali per i redditi dei più abbienti. B. risparmierà 764.154 euro di tasse all’anno.
27. Plusvalenze esentasse (2003). Detassate le plusvalenze da partecipazione. B. nel 2005 cede il 16,88% di Mediaset detenuto da Fininvest per 2,2 miliardi e risparmia 340 milioni di imposte.
28. Sondaggi a spese nostre (2005). Stanziati 6 milioni per sondaggi sulle “politiche pubbliche adottate dal governo”. B. paga con soldi pubblici i sondaggi di FI.
29-30-31. Condoni alla villa abusiva (2004). Tre condoni bloccano le indagini sugli abusi edilizi a Villa Certosa.
32-33. Due scudi fiscali (2001-2003). Chi vuol far rientrare (riciclare) capitali guadagnati e/o detenuti all’estero illegalmente paga un misero 2,5%, con garanzia di anonimato. B. è imputato per 1.500 miliardi di lire in nero su 64 società estere Fininvest.
34. Lodo Alfano (2008). Sospende i processi ai presidenti della Repubblica, delle Camere e del Consiglio sino al termine della carica. Cioè i processi Mills e Mediaset. Riprenderanno quando la Consulta boccerà la legge.
35. Scudo fiscale-3 (2009). Funziona come gli altri due, però con un obolo del 5%.
36. Legittimo impedimento (2010). Bocciato il lodo Alfano e ripresi i processi, ecco una nuova legge Alfano per bloccarli per 18 mesi: quella che rende automatico il “legittimo impedimento” a comparire nelle udienze per il premier e i ministri. E non solo per le attività di governo, ma anche per quelle “preparatorie e consequenziali, nonché comunque coessenziali alle funzioni”. La Consulta e un referendum bocceranno anche quello.
37. Più Iva per Sky (2008). Raddoppia l’Iva a Sky, principale concorrente di Mediaset, dal 10 al 20%.
38. Meno spot per Sky (2009). Un decreto Romani obbliga Sky a scendere entro il 2013 dal 18 al 12% di affollamento orario di spot.
39. Più azioni proprie (2009). Aumenta dal 10 al 20% la quota di azioni proprie che ogni società può acquistare e detenere. Norma subito usata da Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset.
40. Legge pro Mondadori (2010). L’Agenzia delle entrate contesta a Mondadori 173 milioni di euro di tasse evase nel 1991. Mondadori ricorre in I e II grado, vince la causa, ma il fisco ricorre in Cassazione. B. fa un decreto che consente a chi ha vinto due gradi di giudizio di chiudere il contenzioso in Cassazione versando solo il 5%. Così, invece di 173 milioni (350 con gli interessi), Mondadori se la cava con 8,6.
41. Legge pro Lega-2 (2010).Per salvare i leghisti delle camicie verdi ancora imputati a Verona per costituzione di formazione paramilitare fuorilegge (gli altri due reati sono stati depenalizzati nel 2005), ecco un codicillo nascosto in un decreto omnibus di 1085 norme, che abolisce pure quel reato. Al giudice di Verona non resta che prendere atto della depenalizzazione e prosciogliere tutti gli imputati.
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