venerdì 1 giugno 2018

Palla al centro


Inizia l'avventura del nuovo governo e parte nel contempo, dai meandri del Paraventismo, l'attacco critico alla nuova compagine. Certo, fa parte del gioco, l'opposizione democraticamente dovrà svolgere la sua basilare missione. Ma a questa tornata l'opposizione è una vendicativa masnada di ex faccendieri, dediti ad uno svilimento democratico senza precedenti: il PD ad esempio, è stato immobile e silente per tutti gli 88 giorni di trepidante attesa, lasciando solo in mezzo ai marosi il Presidente della Repubblica. Rosiconi senza dignità speravano, ansimando, nella distruzione totale della legislatura appena nata, infischiandosene di spread, di terremoti finanziari, e di quant'altro minante la solidità istituzionale. Ed ora che il governo è nato, essendo proseliti del sopra citato Paraventismo, eccoli a sbandierare difesa della Costituzione, che in tempi passati desideravano modificare in modalità abnorme, bloccati per fortuna dal lungimirante popolo italiano. Eccoli nascondersi dietro all'altro usatissimo paravento del fascismo, di una destra al potere, come se con Verdini, Alfano e soprattutto il Delinquente Naturale ci avesse governato Di Maio.
Sia chiaro un concetto: attualmente sono vicino al Movimento, ma pronto a sfancularlo nel caso gli atti del governo vadano contro il buon senso. 
Sono consapevole che Di Maio ministro del Lavoro sia una particolare anomalia, ci mancherebbe (anche se comicamente potrei dire che come da curriculum Luigino ha lavorato nel campo della ristorazione ... in ambienti molto popolati e con presenza importante di malattie pericolose, quali il tifo...); sono consapevole che Salvini sia una mina vagante agli Interni, anche se verrebbe da dire che se in quel ministero fu diretto da Alfano, chiunque lo potrà in futuro dirigere senza alcun problema. 
Mettiamoci pure gli Esteri in mano a Moavero Milanesi, dal passato inquietante, la Signora Trenta alla difesa con il marito che si occupa di acquisti per conto delle Forze Armate. 
Resto quindi in trincea, non mi fido pur ammettendo che l'Ambiente in mano a colui che sfidò la Terra dei Fuochi, un medico alla Sanità, un laureato all'Istruzione, un avvocato alla Giustizia costituiscono dei bagliori rassicuranti una buona partenza. 
La differenza con altri soloni rosicanti sta proprio qui, ed è sinonimo di intelligenza: lasciamoli lavorare, diamo loro il tempo per dimostrare di essere una compagine governativa differente dalle precedenti improntate sul mercimonio delle poltrone. Se hanno pensato ad un ministero sulla disabilità, non appaiono come totalmente sprovveduti, tutt'altro: il buonsenso, se applicato, porterà benefici di uguaglianza sociale mai applicati prima. 
In bocca al lupo signori! Sappiate che in queste lande c'è una voglia forsennata nel vedere realizzate promesse degne di una nazione democratica! 
Vamos! 

Nessun commento:

Posta un commento