martedì 2 giugno 2015

Sorrisi e silenzi

Ho ascoltato la Boschi parlare, andando naturalmente a memoria, di vittoria. Intercalando sorrisi simili a quelli che normalmente si fanno quando, girato l'angolo, scopri uno a far una minzione sulla ruota di un'auto con dentro Castrogiovanni, la poveretta non riesce ad agire di sua iniziativa, agendo come una normale gazzetta di partito. Ricorda l'agenzia sovietica Tass, Tarek Aziz ovvero una pervicace azione di stravolgimento della realtà. Due milioni di voti in meno al PD, cara Burrosa, non potevano essere la molla per cercare almeno di stare zitta, sempre naturalmente con il sorriso di cui sopra?

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