Violenza e sale in zucca
di MICHELE SERRA
Il problema dei violenti è che spesso sono anche sciocchi. O meglio: non essendo abbastanza intelligenti, si illudono che la violenza possa risolvere ciò che la loro ragione non arriva a capire.
Prendete questa dichiarazione del signor Ben Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale di Israele e falco del governo Netanyahu: “L’obiettivo finale della guerra (ovvero dell’ecatombe di Gaza, ndr) è la completa sconfitta di Hamas, in modo che nessuno possa mai più massacrare i nostri cittadini e rapirne centinaia”. Detto che l’aspirazione alla sicurezza degli israeliani, specie dopo il 7 ottobre 2023, è del tutto comprensibile e legittima, è mai possibile che nessuno riesca a spiegargli che ciò che lui chiama “distruzione di Hamas” ha assunto le forme e i modi della cancellazione di un popolo; e dunque, anche ammesso che la detestabile egemonia di Hamas a Gaza possa avere fine, l’odio dei superstiti sarà inestinguibile, e dopo Hamas nascerà qualcosa di peggiore e di ancora più esiziale per Israele?
Ammesso e concesso che al signor Ben Gvir delle persone palestinesi, bambini e donne compresi, non importi nulla, come può non capire che quello che sta accadendo a Gaza non solo non giova alla sicurezza degli israeliani, ma la rende più precaria che mai?
Le macerie e le stragi chiamano altro sangue, e alla lotteria della Storia non è detto che sia il sangue altrui. Ma i Ben Gvir di tutto il mondo non hanno abbastanza sale in zucca per capirlo, e come tutti i fanatici gettano le basi della loro rovina. Trascinando, nella loro rovina, anche gli innocenti.
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