giovedì 23 novembre 2023

Lollo no!


Freccialollo
di Marco Travaglio
Girano brutte voci su Francesco Lollobrigida, in arte Marchese del Lollo. No, non quelle sul Frecciarossa Roma-Salerno trasformato in Frecciablu, un Freccialollo che ferma a Ciampino a gentile richiesta: questa per lui è routine. Ma quelle sull’intenzione della cognata premier di candidarlo alle Europee per paracadutarlo a Bruxelles e levarselo dai piedi. A parte il fatto che l’Europa – pur con tutte le sue colpe – non merita tanto, a noi chi ci pensa? Già ci hanno privati di Giambruno da un giorno all’altro, a tradimento, senza preavviso né un sostituto all’altezza. E ora vogliono portarci via pure l’altro caratterista che allietava le nostre giornate, l’ultima ragione che rendeva sopportabile questo governo. Dove sono gli artisti, gli intellettuali, i lanciatori di appelli e contrappelli su ogni tema dello scibile umano? Armiamoci di carta, penna e calamaio (o calamaro, come direbbe lui, noto studioso di granchi blu): “Nessuno tocchi Lollo”. Sì, ci resterebbero Mezzolitro Nordio e Maria Elisabetta Casellati Alberti Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, ma da un po’ di tempo appaiono dimessi, senza verve, fuori forma e senza il Marchese Cognato potrebbero perdere vieppiù ispirazione. E la sua prematura dipartita sarebbe un brutto colpo anche per noi. Quando le notizie dal Palazzo scarseggiano, basta mettergli un microfono sotto il naso e lui dà la svolta alla giornata.
Nel pieno delle polemiche sul cognatismo meloniano, se la prende coi giovani disoccupati che poltriscono “sul divano anziché coltivare i campi” (o, in subordine, sposare la sorella della premier e diventare ministri). Il governo anti-migranti riesce a raddoppiare gli sbarchi di migranti? Lui grida alla “sostituzione etnica” fra le ola del Ku Klux Klan, poi sfodera la classica toppa peggiore del buco: “Non sono razzista, sono ignorante” (che è una bella soddisfazione). Il governo abolisce il Reddito di cittadinanza levando di bocca ai poveri anche l’ultimo tozzo di pane? Lui spiega: “Da noi i poveri mangiano meglio dei ricchi: cercando dal produttore l’acquisto a basso costo, spesso comprano qualità” (infatti alla Caritas non si trova un tavolo manco a prenotare e la Guida Michelin assegna due o tre stelle ai cassonetti più frequentati dai famosi barboni gourmet). Girano voci sulle scappatelle di un big di FdI con la deputata neomamma che ha fatto il test di gravidanza? Lui avverte subito i cronisti, come la prima gallina che ha fatto l’uovo: “Vi siete chiesti perché il nome non l’ha ancora fatto nessuno? Voglio vedere chi è il primo che lo scrive!”. Quando serve una minchiata, lui c’è sempre e non tradisce mai. Un altro così dove lo troviamo? Fatelo pure scendere da tutti i treni che vuole, ma dal governo mai. Resti a bordo, cazzo.

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