martedì 3 gennaio 2023

Effettivamente

 

Conte vuol difendere il Rdc? Prima lo chieda
DI DANIELA RANIERI
Per fortuna la nostra stampa sa ancora riconoscere un politico delinquente quando lo incontra, e i nostri partiti dimostrano di saper – eccome! – cos’è la questione morale. L’ultimo dell’anno Dagospia “pizzica” Giuseppe Conte a pranzo nel dehors di un hotel a 5 stelle di Cortina e pubblica lo scatto, volevamo dire il cablo, che espone il reprobo alla esecrazione che merita.
La trista vicenda – un ex presidente del Consiglio, avvocato e docente universitario che a Capodanno va in vacanza sulle Dolomiti e non, come ci si aspetterebbe, a Ovindoli o sulla spiaggia sul Tevere aperta dalla Raggi – deflagra sui social, dove il Terzo ovvero Sesto Polo detiene il 39% dei consensi, e sulla stampa mainstream: “Il leader M5S Conte è stato fotografato a Cortina d’Ampezzo con la compagna, mentre sui social parla delle code alle mense dei poveri”, denuncia il Corriere, il che ferisce particolarmente la sensibilità di chi, come noi, credeva che Conte passasse le vacanze fino alla Befana alla onlus Pane quotidiano, insieme alle 4 mila persone al giorno che fanno la fila per mangiare perché preferiscono prendere il Reddito di cittadinanza che lavorare. Su Libero Sallusti vibra un editoriale: Conte “vuol farci credere di essere un novello San Francesco” e poi “svacanza (sic) a Cortina a 2500 euro al giorno”, il che prova la sua ipocrisia nel difendere il Rdc (per essere credibile Conte dovrebbe percepirlo), nonché della coerenza di Sallusti, che solo pochi giorni fa aveva detto di essersi sentito “una merda” (verbatim) per aver alimentato una polemica moralista su Bersani, a sua volta “pizzicato” mentre usciva da una boutique Louis Vuitton con un pacco, poi rivelatosi una sciarpa per la moglie, scelta massimamente avventata giacché si sa che i comunisti coerenti per Natale regalano alle mogli un samovar e un tozzo di pane raffermo.
I renziani, il cui capo scorrazza per il mondo (anche per fare conferenze sul cambiamento climatico) a bordo di jet privati che emettono in poche ore la CO2 che una persona normale produce in 4 anni, hanno denunciato il lusso ostentato da Conte, che evidentemente ha dei soldi da parte sui quali varrebbe la pena indagare (non è escluso che se li sia guadagnati facendo il giullare di corte al servizio di satrapi sauditi che fanno ammazzare i giornalisti: insomma, chissà che questo Conte non condivida la fedina umana e morale di Renzi), mentre i liberali di destra e di sinistra – che hanno passato anni a blaterare di invidia sociale della sinistra – difendono la scelta di Conte di spendere i soldi come vuole (amano i ricconi di qualunque colore), anche stappando lo champagne con la sciabola, ma non si faccia fotografare coi poveri, che peraltro fanno sempre un po’ schifo (ovvero faccia beneficenza, non politica).
Ecco, questo è il punto: per questa gente se un politico difende il Rdc (senza esserne percettore) e tutela i poveracci è voto di scambio, non semplice espressione del principio della rappresentanza, sempre ammesso che la nostra sia ancora una Repubblica parlamentare.

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