Luoghi meritevoli e luoghi di serie B
DI MICHELE SERRA
L’autonomia differenziata di Calderoli è un po’ come la selezione dei migranti di Piantedosi. E ha anche una certa parentela con il famoso “merito” che sventola sul pennone piùalto di ogni scuola da quando il ministero è stato finalmente liberato dai comunisti.
In sostanza, si attribuiscono titoli di merito e di demerito a chi è o appare più o meno in grado di badare a se stesso, siano costoro studenti, Regioni o migranti africani. Gli altri si mettano in coda, come accade dall’inizio dei secoli.
È un “valore tradizionale” anche le selezione di classe, no? Per sommi capi, va detto che il principio di uguaglianza ne esce fracassato, come si conviene, del resto, a un governo di destra. Lo ha spiegato bene, nel dettaglio, Isaia Sales su questo giornale.
Si tratta di una specie di canto del cigno della Lega più antica e più Lega, quella separatista e scassa-Italia. Ma quello che impressiona, e preoccupa, è che un partito ridotto al lumicino, protagonista di uno dei più spettacolari collassi elettorali della storia repubblicana (percentuale dimezzata, tre milioni di voti persi, il Pd, al confronto, sembra Claudia Cardinale nei suoi giorni d’oro) sia ancora in grado di condizionare la scena politica.
Poiché non discende, la proposta di Calderoli, da alcun moto popolare o successo elettorale, la possiamo attribuire solamente al disperato desiderio di un gruppo dirigente al tramonto di lasciare il segno in un governo al quale la Lega partecipa da comprimaria. Si chiama potere di ricatto, la premier Meloni avrà tempo e modo di approfondire l’argomento nei prossimi mesi.
Nessun commento:
Posta un commento