Veri maschi contro il virus
L'Amaca di Michele Serra
La mascherina è di sinistra? La domanda è cretina, me ne rendo conto, così cretina che esito a formularla nonostante mi giri per la testa da parecchio tempo.
Ma è la cronaca a riproporla di continuo, direi quasi ogni giorno: sono quasi sempre i politici di destra a levarsela con disinvoltura (buon ultimo l’onorevole Sgarbi, sgridato da Mara Carfagna). Così come, nel mondo, sono stati soprattutto i leader di destra –Trump, Bolsonaro, Johnson – a sottostimare la pandemia.
Forse per negarle, virilmente, la soddisfazione di mostrarsi troppo preoccupati.
Può anche darsi che la paura sia roba da femmine. Non per caso i Paesi nei quali il Covid ha fatto meno vittime, notizia giustamente stra-citata da settimane, sono tutti governati da donne. Di conseguenza, si capisce che gli animosi maschi di destra preferiscano perire nella pugna (Trump armi in pugno, Bolsonaro a cavallo, Sgarbi gridando «capra!» al virus) piuttosto che chinare il capo all’evidenza. Non fosse che levarsi la mascherina, come ormai sanno anche i bambini delle scuole elementari nonostante la chiusura delle stesse, non espone all’inclemenza della malattia solo il proprio bel volto intemerato; espone gli altri al tuo fiato.
Circolare senza mascherina è dunque il più classico dei “me ne frego”, da pronunciare petto in fuori. Questo ci rimanda, inesorabilmente, alla domanda iniziale: la mascherina non è di destra né di sinistra, ma non mettersela è una forma di arditismo a costo zero. Il prezzo lo pagano gli altri.
Nessun commento:
Posta un commento