giovedì 4 giugno 2020

Da pagina quattro



Serviva uno spunto e l'ho trovato: la prima pagina de La Nazione di oggi dove, cercando e rimirando, non si trova notizia della conferenza stampa di ieri sera del Premier. 
E' lampante come sia agguerrita la parte, buona o non buona non sta a me giudicarla, di chi disperatamente cerca di scalzare Giuseppe Conte dal suo ruolo in concomitanza dell'arrivo, si spera, dei soldoni necessari per la oramai celebre ripartenza. 
Non un richiamo, due righe, come se nulla fosse successo. A pagina quattro l'articolo, scarno, esangue, tipico di chi non vuol far trasparire la possibilità che ci sia un uomo per bene al comando. Ritengo Giuseppe Conte uno dei migliori presidenti del Consiglio degli ultimi decenni e mi ritengo fortunato di essere entrato nella sfera, forse psicolabile, in cui avverto i sommessi, carbonari, malefici tentativi di abbatterlo da parte dei soliti, noti, poteri forti, ovvero il coacervo di sbavanti grattaroli ansiosi di mettere le mani su tanti, tanti euro per dar vita al solito giochino infarinante molte mani, destinati in seguito a non aver nessuna scocciatura e arance per il sole dietro le sbarre. 
Nella conferenza stampa ha toccato tutte le tematiche basilari per avviare un processo che, corruttela a parte, dovrebbe migliorarci: la totale partecipazione delle forze politiche, dei sindacati, delle associazioni di categoria, di tutta la nazione insomma. Verranno gettate le basi per una equa distribuzione delle risorse, e forse il punto è proprio questo, l'equità, terrore per quelli alla Bonomi, a proposito da applausi il pensiero rivoltogli da Conte, la speranza cioè che all'incontro il capo di Confindustria non si presenti con la solita richiesta di tagli di tasse ma con progetti di ampio respiro che sicuramente il principino rancoroso avrà di certo cogitato; e poi l'innovazione tecnologica, le infrastrutture soprattuto quelle ferroviarie, il tutto nei tempi larghi, decennali, che un impegno così importate richiede. 
Ma lorsignori invece fanno della fretta la miglior lancia per sferrare l'attacco, fingendo di dimenticare come l'Evento appena abbattutosi su di noi sia stato immane, inusuale, storico e che la difesa di tutta la nazione sia stata un mix di scelte drammatiche, uniche, terrificanti. E invece di stringersi attorno per lottare meglio, le sore Cicoria, i Cazzari in ogni dove disseminati che fanno? Ridicolizzano, sminuzzano, non danno nessuna importanza ai risultati ottenuti, spiluccando invece ed enfatizzando tutto quanto possa incrinare il giudizio del popolo nei confronti dell'attuale Premier. 
La solita manovra stitica, rosicante, silenziosa, vergognosa. E la pagina quattro di questo giornale resterà a testimonianza di quanto sopra. 

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