martedì 2 agosto 2016

Trentasei anni di vergogna


Ecco la differenza tra uno stato democratico e il nostro. Trentasei anni dopo siamo ancora a brancolare nel buio, disonorando vittime e parenti. 
Depistaggi, servizi deviati, apparati dello stato delinquenti, strategia del terrore, loschi accordi sottobanco. Resta una certezza che il tempo non ha offuscato: fu strage fascista, della peggior specie, ossia fascista. In onore di questi martiri nulla può incunearsi dentro spiriti liberi, forgiati sulla repulsione al fascismo e a tutte le sue ramificazioni che vediamo attorno a noi anche in questi tempi anomali. 
La libertà oggi chiede di ricordare le vittime e di respingere le solite parole senz'anima di chi prometterà, recitando, chiarezza e giustizia, parole queste lontane e disperse, forse per sempre, nei meandri di uno stato colluso.

 

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