domenica 21 agosto 2016

Antropologia della differenziata


La nuova gestione dei rifiuti ha creato delle nuove tipologie di cittadino che di seguito riassumo:

Il cestista
Di ceto medio-alto, esce al mattino con i rifiuti chiusi in un sacchetto generalmente di colore bianco, che deposita con nonchalance nel primo cestino disponibile. È amante della natura, critico verso l'inquinamento e, a volte, reputa che pagare le tasse sia un dovere degli altri. Considera il suo gesto di natura castale; in alcuni casi, psicologicamente più critici, s'inalbera vedendo i bisogni dei cani in giro, al suo confronto invece, più puliti e inseriti meglio nella comunità.

Il notturno 
Piuttosto che sottostare alle imposizioni della raccolta differenziata, il notturno mette la sveglia alle 5, deponendo i suoi rifiuti nei luoghi più impensati: sopra le fioriere, al centro di una piazza, accanto a portoni nobili, alle fermate degli autobus. Rientra in casa baldanzoso, facendosi grande con gli amici nei social, aventi, come lui, un Q.I. mai superiore a 25.

L'accoppiatore
Adocchia il cestino marrone del vicino e, vestito in calzamaglia nera, scende verso le 23 per porvici dentro il suo umido, con somma gioia ed orgoglio, tanto che, si ritiene, sia posseduto, durante i sogni notturni, da molteplici polluzioni.

L'epulone munito
Sfarzosamente arricchito scende in città dall'alto della sua abitazione, dopo aver ammirato dalla sua sterminata terrazza le isole toscane e, in certi casi, la Turchia, seduto sopra un epico macchinone full optional, tra le quali figura, innovazione dell'ultima ora venduta solo su auto di cilindrata superiore ai 5000 e al prezzo di lancio di circa duemila euro, la cartina con i cassonetti ancora disponibili a contenere i suoi rifiuti, in quantità tali da sfamare una guarnigione magrebina per una settimana. L'allampato vegliardo, giunto sul luogo e accendendo le quattro frecce, scarica con signorilità sacchi e cartoni contenenti salmoni pregiati, generalmente cibo per i suoi gatti, vasetti di caviale aperti per sfizio, Lacoste a detta sua con il coccodrillo sbadigliante, bottiglie di whisky d'annata e "Sole 24 ore" appena sfogliato, appagante, per la continua crescita delle sue azioni ed unica fonte di gioia in grado di lenire lo sforzo estremo dello smaltimento democratico.

La Signora di classe
Esce non prima delle 8 con passo spedito, tipico di chi conosce già gli indici borsistici di Singapore. Profumata all'eccesso, annunciata dal tintinnio degli innumerevoli monili pregiati, depone il sacchetto nel cestino pubblico, in genere sbuffando. A differenza del cestista, ella lo ritiene di sua proprietà e l'aria scocciata deriva proprio dal fatto che, trovandolo contenente cartacce e bottiglie vuote, maledice i maleducati che non sottostanno alle elementari regole di educazione civica.

Il Rifiutopatico
Ha preso alla lettera scrupolosamente il vademecum comunale e, modificando l'arredamento domestico, ha posizionato i contenitori in dotazione spostando mobili ed elettrodomestici. Quello bianco della carta ad esempio lo ha messo al posto della TV, la quale ora, essendo nel ripostiglio, pare essere di difficile uso, soprattutto allorché invitando gli amici per la partita, li tiene in piedi al caldo tra conserve e scarpe maleodoranti. Il sacchetto giallo della plastica sostituisce il rotolo di carta igienica nel bagno, per cui a volte deve pulirsi con i coperchi degli yogurt. Il sacco nero del residuo invece lo ha collocato nella doccia, che lo costringe a lavarsi con la manichetta sul terrazzo. Deve attendere l'aggiornamento degli analisti in merito, per debellare questa eclatante problematica delle sinapsi.

Il calendarizzato
Simile al precedente, ha modificato le usuali procedure per incontri ed appuntamenti. È facile sentirlo parlare al cellulare dicendo all'amico di conversazione "ci vediamo il giorno dell'umido alle 18" oppure "domani, giornata della carta, è anche il compleanno di mia moglie" o, in casi estremi, "no, non posso venire! Stasera ho la plastica!"
Perde molte amicizie ed affetti che crede appartengano al residuo, da portare davanti al portone al venerdì.

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