Come non salutare colui che, di concerto con Mel, fu l'artefice, il motore, l'essenza del capolavoro comico per eccellenza, nettare della risata, effluvio satirico e pietra miliare del cinema?
Come non ossequiare la dipartita di un maestro espressivo del primo piano, di un trascinatore verso le vette irraggiungibili dell'ilarità che Frankestein Junior ci ha regalato e ci regalerà in perpetuo!?
Caro Gene ti salutiamo con affetto, immaginando ciò che provocherà lassù, il riunirti ad Igor, pardon: Aigor!
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