martedì 17 maggio 2016

Altisonanti nomi


Occhio ai nomi: Nivolumab e Pembrolizumab. 
Cosa sono? 
Sono lo spartiacque acclarato della più grande divisione della storia umana, quella economica. 
Sono i nuovi medicinali anti- tumorali, uno di quei farmaci che da solo può valere sino a 7 miliardi di dollari. Il giro globale dei farmaci del settore è circa 100 miliardi all'anno (Fonte Fatto Quotidiano).

Eppure rientrano nella categoria "CNN" ossia medicine altamente costose, approvate ma non rimborsabili. Un solo ciclo di cura di questi nuovi e a detta di molti, molto efficienti farmaci, costa 100.000 euro!
Secondo Silvio Garattini direttore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, il costo per le multinazionali per le spese di ricerca non raggiunge il 10% del prezzo del farmaco. Di conseguenza i profitti sono enormi. 
A differenza delle attuali cure dolorosissime e molte volte inefficienti, vedi chemioterapia, questi nuovi farmaci agiscono sul sistema immunitario, insegnandoli a combattere le cellule tumorali. 
Le multinazionali dei farmaci sono quanto di più mefitico vi sia sulla faccia della Terra, avendo acquisito nel tempo una tale forza economica che consente loro di fare il bello e cattivo tempo, ovunque. 
Non sottostanno a nessuna legge pro razza umana, ammesso che ancora ve ne siano applicate, e il loro unico scopo resta l'accumulo di ricchezza a scapito dei sofferenti. 
Molte volte vien da pensare, l'ho già detto e ridetto, che se queste indegne megasocietà scoprissero o avessero già scoperto farmaci poco costosi in grado però di debellare mali eterni che falciano migliaia di esseri umani, le terrebbero nei cassetti, perché il business è business. 
Sono solo teoremi di sempliciotti come me, ma il sospetto rimane nel cuore, ancor più ora che probabilmente il ricco potrà curarsi, la classe media e quella in povertà, no. 
Un mondo migliore tutti auspichiamo. Un mondo ove le cure dovrebbero essere alla portata di tutti, indistintamente, senza razzismo, senza priorità di casta. 
E' una chimera, un miraggio, quasi un nonsenso. 
Con la spesa militare si potrebbero salvare vite umane, costruire ospedali, comprare medicine per tutti. E ne avanzerebbe anche per far festa con i guariti! 
Le multinazionali farmacologiche non dovrebbero esistere, tutto dovrebbe essere diretto e gestito dagli stati, senza nessuna eccezione. 
Ma come dicevo è pura fantasia, fantascienza, appartenente a quei pensieri diciamo "buoni" che il subliminale creato ad hoc dai grandi potentati, dai mostri finanziari, dai media proni, ha oramai fatto convergere dentro al recinto dei "sogni irrealizzabili" senza che vi sia in giro nessuno che abbia voglia di lottare, di contestare, di combattere per simili pilastri del bene universale. 
Immagino primari, inarrivabili figure di questa era, consigliare in base al 730 le cure possibili, indirizzare ammalati verso la terapia mediante la valutazione del ceto di appartenenza. 
Se son sogni, danno a noi però la certezza dell'unicità, in tutto l'Universo, di questa crudele scelta tipicamente individuale, ammesso che vi siano altre forme di vita.  

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