giovedì 19 maggio 2016

Chi può aver parlato così?


"Chi accumula ricchezze con sfruttamento, lavoro in nero, contratti ingiusti, è una sanguisuga che rende schiava la gente."

Chi l'ha detto? 
Bertinotti? 
No è impegnato ad una verticale di Krug a Cortina.

I leader dei sindacati?
No, sono troppo impegnati ad accostarsi a Confindustria, alcuni non tutti per fortuna. Altri pensano alle prossime forme di protesta, come quando il Bomba a tolto l'art.18 levando sogni di lavoro sicuro e loro hanno protestato con batuffoli di borotalco, lotta integerrima e molto sentita dal potere. 

E allora chi ha sparato questa verità scomoda, urticante per questo sistema dove chi controlla ha molta mortadella sugli occhi, dove lo schiavismo impera soprattutto nell'agricoltura del sud, dove i capibastone trattano esseri umani come un tempo si faceva nell'America sudista durante la raccolta del cotone? 

Chi può aver squarciato questo omertoso velo di pressapochismo sullo sfruttamento lavorativo indegno per una democrazia.

Papa Francesco! Sempre lui! Una miniera di umanità, di amorevole cura per tutti coloro che sono bestialmente trattati da orchi malefici, con la compiacenza di tanti colletti bianchi.
In una nazione seria, sicuramente non come la nostra, tutte le autorità a cominciare dal Presidente della Repubblica s'impegnerebbero senza sosta nel denunciare soprusi inauditi di una portata così devastante. 
Non da noi. 
Non su questo suolo. 
Ove tutto, compreso il becero caporalato, è oramai entrato in questa impressionante normalità, priva di quella sana indignazione che anni indietro ci ha permesso di respingere il mortale terrorismo con fermezza, con valore, con dignità.

"Non si può vivere per le ricchezze. E' più importante un bicchier d'acqua nel nome di Gesù che tutte le ricchezze accumulate con lo sfruttamento della gente"

E anche questa frase, ci nobilita la giornata, facendoci sperare in un mondo migliore. 
Grazie Santità!


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