giovedì 14 gennaio 2016

Non dovrei, ma m'incazzo!


Non sarebbe il momento di scrivere, altro bolle in pentola. Un amico sta lottando in rianimazione, parrebbe in fase di miglioramento.

Ma purtroppo laide notizie fan sì che la pressione salga sino a ricercare una valvola di sfogo, una decompressione via blog.

Prendete ciò che Martina Levato, la tr... calma; la ragazza che in concerto con quel co... ricalma; con il suo fidanzato hanno sfigurato orribilmente due ragazzi, uno ex di quella tr... ragazza e l'altro che ha avuto la colpa di assomigliare fisicamente quasi alla perfezione, ad un altro ex di quella tr... ragazza!

Ebbene, dopo che si è ricuccata altri 16 anni che si sommeranno ai precedenti 14, questa povera ancella dei giorni nostri che ha detto piangendo?

"16 anni a me e 9 a Magnani proprio non li capisco. Questa volta si sono accaniti."

Ed il suo avvocato, tal Alessandra Guarini?

"Questa condanna è profondamente ingiusta."

Verrebbe da dire tante cose infarcite di parolacce scurrili, forse anche troppe. Dopo aver letteralmente rovinato due vite, che stanno soffrendo pene dell'inferno nella loro fisicità minata, nei loro tratti somatici stravolti, nelle loro interminabili operazioni chirurgiche, nei loro cambiamenti repentini di vita, di perdita di traguardi, speranze, obiettivi, questa "signora" trova pure il coraggio di lamentarsi, d'invocare una giusta pena, di segnalare soprusi! Ed il suo avvocato dietro per evidenziare una presunta ingiustizia che a noi allocchi parrebbe in un certo senso esistere, ma all'opposto!

Trent'anni diverranno si e no 20. Poi sconti ed affini porteranno il tutto a 15, forse meno. Poi i permessi. Poi la semilibertà.

Insomma: tempo insufficiente per comprendere appieno il male compiuto, le atrocità commesse.

La manifesta inumanità.

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