giovedì 21 gennaio 2016

Caos, tempesta...


Quindi stai peggiorando! 
Inspiegabilmente, incredibilmente stai lottando, stai aggrappato ad un labile filo, dopo una lotta indecente, impari, inaccettabile anche per uno come te abituato a combattere da sempre!
Stai attaccato alla Vita, dopo averla amata così degnamente per quattro decenni carichi di amore, di realizzazione, di traguardi magnificamente raggiunti, di bellezza messa al mondo, i tuoi splendidi figli! 
Quindi sembra che ci separino, che questo male abbia il sopravvento, che vinca un trofeo senza valore, senza luce, senza aspettative, senza amore.
No, non voglio cadere nel qualunquismo! 
Non voglio imprecare contro nessuno! 
Non mi avranno! 

Mi è venuto in mente questo brano, Amico. 
E' per te, è per la tua splendida famiglia.
E' per me, che ti ho sempre ammirato. Ed ora non so dove guardare, cosa dire, cosa pensare. 
Te lo trasmetto con il cuore. 
Combatti leone! Tieni duro! No! Non prevarranno! 
Tu lo sai. Lo hai sempre saputo. Ce lo hai sempre trasmesso con la tua vita, con le tue fatiche, con il tuo esempio. 

 In quel medesimo giorno, verso sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che moriamo?». Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?».
(Mc 4,35-41)

Oh! Noi siamo sempre qui eh! 
Siamo vicini. Siamo un'unica cosa con te!
Un abbraccio Amico!

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