venerdì 20 novembre 2015

Omissis


Nell'articolo di fondo di questa mattina, Travaglio giustamente si focalizza sul Giubileo, evidenziando carenze nella sicurezza prima tra tutte la mancanza di giubbotti antiproiettile, molti scaduti perché gli ultimi bandi di gara per l'acquisto degli stessi risale al 2004-2005.
Propone anche delle ipotesi al fine di sminuire la probabilità di attacchi terroristici, ad esempio un Giubileo "a distanza" da celebrare ciascuno a casa propria attraverso Tv e rete.

Questa modalità è già contemplata. Infatti nella lettera di Papa Francesco scritta in occasione della presentazione dell'evento si legge:

 "Desidero che l’indulgenza giubilare giunga per ognuno come genuina esperienza della misericordia di Dio, la quale a tutti va incontro con il volto del Padre che accoglie e perdona, dimenticando completamente il peccato commesso. Per vivere e ottenere l’indulgenza i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta Santa, aperta in ogni Cattedrale o nelle chiese stabilite dal Vescovo diocesano, e nelle quattro Basiliche Papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione. Ugualmente dispongo che nei Santuari dove si è aperta la Porta della Misericordia e nelle chiese che tradizionalmente sono identificate come Giubilari si possa ottenere l’indulgenza."

Il fatto strano è che non si comprende il perché questo scritto non sia divulgato tra i fedeli. In ogni diocesi verrà aperta una porta santa, evitando di conseguenza il viaggio a Roma.
Come mai non si divulga? Saranno mica i gestori degli empori di cianfrusaglie di Via della Conciliazione, i ristoratori e la famiglia Tredicine che gestisce tutti i camion ristoro di Roma, a bloccarne la diffusione? O qualche paonazzo ardentemente in attesa di ricompense non celesti?

ahhh saperlo...

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