Estasiato, confuso, quasi scioccato. Due ore immerso nella Cappella Sistina mi hanno donato sensazioni inimmaginabili. Davanti al Capolavoro per eccellenza, ad un tramite unente l'umanità con l'Assoluto si odono suoni non riproducibili, godimento dell'animo e tanta riconoscenza verso Michelangelo, l'Artista domante l'Arte, il Pennello divino trascinante cuori verso un miglioramento costruttivo, verso quesiti stabilizzanti, orizzonti di pace con se stessi.
Immobile dinnanzi al Giudizio ho avvertito il vento della Parusia, l'afflato dello Spirito, il vortice della condanna. Mai uomo ha potuto e potrà avvicinarsi alla perfezione divina come il poeta munito di pennello ha compiuto, facendoci toccare chimere, sogni, desideri, cambiando corso alla storia, donando onori all'umanità intera.
Giona, posizionato sopra il Cristo Giudicante, sembra cascare verso noi umani da un momento all'altro. La posizione del Salvatore è l'attimo precedente la frase scioccante "Andate via, sparite voi che in vita avete oltraggiato la Vita!"
S.Bartolomeo che regge la su pelle con l'effige probabile del Maestro. Dio Padre dal soffitto pare arrivare sino a noi. E poi i particolari, le teste degli angeli, quelle in lontananza. Insomma: una raffigurazione di un istante che parla da secoli e che non cesserà mai di stupirci, di trasmetterci alterazioni di battiti, tanti è la sua magnificenza
Grazie o Sommo Artista! Grazie!
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