sabato 3 gennaio 2015

Adelante Francisco

Piccolo discorso attorno a due "attaccanti" Papa Francesco.

Di Socci in casa non ho per fortuna nulla. Lo leggo raramente per compensare picchi di felicità improvvisa, visto che riesce a farmi sempre nauseare ed incazzare, sparando epiche cazzate, aria fritta, fumo odorante d'invidia. 
Socci mi ricorda quei venditori di prodotti per celiaci che per continuare ad allargare la loro nicchia tendono ad esasperare la pericolosità del grano, sperando di aumentare il proprio mercato vendendo il prodotto anche a chi in realtà non ne necessiti. In forma Bignami: una prostituta del tradizionalismo.

Di Vittorio Messori ho in casa due libri che martedì finiranno nella raccolta differenziata. Questo capitano poco coraggioso infatti ha pensato bene, nella notte di Natale, di scrivere un articolo sul Corriere della Sera contro Papa Francesco, in puro stile cardinal-capzioso-insinuatore di dubbio malvagio, riassumendo: mafioso.
Messori esce allo scoperto e rivela ai poveri cattolici medi, come lui dice, il ruolo personale nella Chiesa d'oggi: è l'agitatore delle acque sopra le quali la barca di Pietro oscilla pericolosamente. 
Cito: 
"Un Papa non imprevisto, dunque, ma che subito, sin da quel primissimo «buonasera», si è rivelato imprevedibile, tanto da far ricredere via via anche qualche cardinale che era stato tra i suoi elettori."

Accusandolo di imprevedibilità pone il primo laido dubbio su un presunto moto a ricredersi di alcuni elettori del Conclave, come se questa "Penna fintamente per molti, in realtà per nicchia di autosalvati" avesse ricevuto afflati da Cardinali delusi, cosa che ritengo a priori assolutamente falsa ma capace di innescare pensieri e dubbi simili a quelli che si provavano nella Palermo del sindaco Ciancimino.
L'imprevedibilità di Francesco è un bene prezioso, come lo fu quella narrata nei Vangeli. È la stessa che permise di sfamare folle oceaniche avendo solo qualche pesce e pane; è l'arte dello Spirito che soffia dove vuole, su chi vuole senza schemi e strutture organizzative! 

Ri-cito:
"Una imprevedibilità che continua, turbando la tranquillità del cattolico medio, abituato a fare a meno di pensare in proprio, quanto a fede e costumi, ed esortato a limitarsi a «seguire il Papa». 

Turbando la tranquillità del cattolico medio. Messori, agitatore delle acque, ci presenta l'organigramma della sua chiesa formata dai nobili pensatori spalleggiati dai principi amanti del paonazzo e del bisso, dediti a clamorose supercazzole teologiche di nicchia, aria per infiascare auto-incensamento e dal popolino, ossia il cattolico medio, quasi non necessitante le riforme conciliari, visto la pochezza intellettuale, che potrebbe ancora assistere alle messe in latinorum, rimanendo tranquillo e trasportato dagli insigni pensatori che, a detta loro, salveranno molti. 
Infine l'Agitatore si lancia in una serie di squallidi esempi aditi ad accrescere nel lettore il dubbio corleonese utile per dividere, viatico per scatenar battaglia, inficiando l'azione magnifica del Vescovo di Roma.
Messori dimentica un aspetto, che forse non sa avendo probabilmente meditato su qualche edizione di Vangeli tradotti da qualche associazione pro calzino rosso paonazzo, che pullulano in Roma con moquette, ori e saune frequentate da giovanotti: fermo restando che tra i talenti vi siano anche quelli dati a coloro che sono chiamati allo studio ed alla conoscenza teologica, ma per il bene generale della Chiesa, la Buona Novella ė sempre stata annunciata ai medi, agli ultimi, agli apparenti inutili, alle prostitute. Mai a scrittori di fama quasi rancorosi per un Uomo venuto dai confini del mondo!

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