Anche la destra è colpa della sinistra
DI MICHELE SERRA
Uno dei grandi vantaggi di essere di destra, in questo momento, è che non sei mai direttamente responsabile di quello che dici e che fai. Se lo dici e lo fai, è sempre colpa di quello che la sinistra non ha detto e non ha fatto. È come se la destra esistesse solo come conseguenza degli errori della sinistra, un puro strascico. Fossi di destra, considererei questa lettura abbastanza offensiva.
Pensavo a questo, ieri, sentendo sulla Sette Federico Rampini spiegare, con la consueta cognizione e chiarezza, che se il no vax Kennedy junior è ministro della Sanità dell’amministrazione Trump, è perché i dem non gli hanno dato mai retta e lo hanno sempre schifato. Cosa che sarà anche vera, ma non sposta di mezza virgola l’argomento in questione. Che non è “i dem non hanno capito Kennedy junior”. È “il ministro della Sanità negli Stati Uniti è un no vax”.
Anche volendo trascurare le eventuali buone ragioni per le quali i dem hanno lasciato andare per la sua strada un valoroso militante ambientalista (tale è stato Kennedy jr) perché era diventato complottista e sosteneva, con zero studi scientifici dalla sua parte, che i vaccini provocano l’autismo, torno al punto di partenza: se l’amministrazione Trump è composta, uso un eufemismo, da tipi molto bizzarri, quasi tutti miliardari e quasi tutti convinti che la cultura, l’istruzione, la sanità e l’universo mondo siano strutture corrotte da smantellare, questo dipende da gravi colpe e mancanze dei dem oppure è, in larga parte, l’esito di un percorso autonomo e di forti convinzioni? Dovesse, nelle scuole americane, essere messo al bando l’insegnamento dell’evoluzionismo — questa è l’aria che tira — la colpa sarebbe dei prof radical chicche hanno reso odioso Darwin?
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