domenica 8 settembre 2024

L'Amaca

 

Quelli che si sono fatti da soli
DI MICHELE SERRA
Si parlerebbe volentieri d’altro, a questo punto, non fosse che la premier in persona, con lo stuolo dei giornalisti di destra che le fanno corona (sembrano i boys di Wanda Osiris quando scendevale scale) definisce «un fatto privato» la vicenda Sangiuliano.
Non è così. Tranne che si viva in un Paese puritano, non ci si dimette per una relazione. Ci si dimette perché quella relazione, fatto decisamente privato, si è maldestramente intrecciata con l’attività di governo. Se io, a casa mia, amo soffiarmi il naso con la tovaglia, nessuno ha il diritto di sindacare. Se lo faccio durante la cena di un vertice internazionale, e metto in conto al governo il lavasecco, disonoro il mio ruolo e danneggio l’immagine del mio Paese.
La differenza tra pubblico e privato, per quanto l’evo dei social tenda a cancellarla, non è poi così poco intellegibile. Che persone adulte e di mondo (Meloni e il suo nutrito seguito mediatico) fingano di non capirlo, o peggio non lo capiscano per davvero, non è una buona notizia: né per loro, né per la comunità nazionale. Vuol dire che non hanno idea del significato di “cosa pubblica”. Non è una postazione da espugnare, è un bene comune da servire.
Sono per metà desolanti, per metà esilaranti, le allusioni a misteriosi “mandati” che Boccia avrebbe ricevuto. Da chi? Da Cuba? Dai radical chic ? Dal Vaticano? Dalla Pro Loco di Paestum, per rivalità con Pompei?
Boccia, con ogni evidenza, è una che si manda da sola. E si è mandata da sola anche questa classe di governanti, ai quali calza a pennello una vecchia battuta di Gino e Michele su Berlusconi: «È uno che si è fatto da solo, e si vede».

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