I valori della famiglia
di Marco Travaglio
È un’infame calunnia che il governo trascuri le famiglie, come potrebbero pensare le 169mila destinatarie dell’sms dell’Inps con il lieto annuncio dell’abolizione del Reddito di cittadinanza, cioè del loro ritorno in miseria, ma con l’indubbia soddisfazione dell’“eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”. L’intera azione dell’esecutivo è improntata alla difesa della famiglia tradizionale: uomo, donna e figli naturali, ma sopratutto cognati. Il “cognato d’Italia”, a riprova del fatto che la categoria fondata da Galeazzo Ciano è andata progressivamente degradandosi, è Francesco Lollobrigida detto Gino, marito della sorella della premier, dunque ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare. Il vice-cognato d’Italia è il neopresidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, amico dei Melones-Lollobrigidas, ex presidente della Salernitana, ma soprattutto marito di Cristina Lotito, sorella di Claudio, presidente della Lazio e senatore di FI. Lotito, con la Lazio, vantava fino a poco tempo fa un debito di 1,4 milioni con Sport e Salute: che, se non è stato ancora pagato, potrà essere serenamente discusso tutto in famiglia, fra le mura domestiche.
Il ramo mariti/mogli o compagni/compagne, impazza soprattutto in tv. La prossima stagione televisiva sarà impreziosita, per la prima volta nella storia d’Occidente, da un talk show politico su Rete4 condotto dal compagno della premier, il leggendario Andrea Giambruno; da un talk show politico su Rai3 condotto da Nunzia De Girolamo, moglie del capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia; e, sempre su Rai3, da un’ancora misteriosa versione “di destra” di Report (che non è né di destra né di sinistra, avendo fatto incazzare tutti, ma fa niente), affidata a Salvo Sottile, detto Batman, legato alla sottosegretaria leghista alla Cultura Lucia Borgonzoni. Che è un po’ come se in America la Cbs e la Cnn affidassero l’informazione politica alla moglie di Biden e alla compagna del braccio destro di Trump. Poi c’è il mitico compagno di Daniela Santanchè, Dimitri Kunz di Asburgo-Lorena all’insaputa degli Asburgo-Lorena, che rileva le quote del Twiga dalla ministra del Turismo perché non si dica che è in conflitto d’interessi e compra-vende in un’ora una villa in Versilia facendo un milione di plusvalenza in società con la moglie di Ignazio La Russa, presidente del Senato, perché non si dica che è una pippa. E non parliamo di figli, sennò tocca occuparsi di Leonardo Apache La Russa e le colpe dei figli non devono ricadere sui padri (semmai l’inverso, come dimostra il tragico caso di Alain Elkann sul giornale dell’incolpevole John). Alla mala parata, resta sempre l’“eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”.
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